
Da sinistra Davide Erba, ex presidente del Seregno Calcio e Ninni Corda, dirigente e allenatore
Seregno (Monza Brianza), 8 Maggio 2025 - È arrivata oggi, giovedì 8 maggio, al Tribunale di Monza con il primo processo la stagione nera del Seregno Calcio che nel 2021 ha portato a una sequenza incrociata di denunce, prima tra alcuni giocatori e il direttore generale della società Ninni Corda e poi tra questi e il presidente Davide Erba, che successivamente aveva venduto la squadra arrivata in Serie C.
Le denunce
Ora Ninni Corda e i calciatori Cristian Anelli e Federico Gentile sono imputati davanti alla giudice Roberta Russo a vario titolo per minacce e percosse, accuse rivolte loro perché sospettati di avere posto in essere condotte antisportive e minatorie negli spogliatoi. Le denunce allora presentate da vicepresidente, portiere e altri due giocatori parlavano di minacce di morte, aggressioni fisiche e l'intimidazione al portiere Ermanno Fumagalli, messo all’angolo dicendogli che non avrebbe rivisto il figlio.
Per questi episodi, che provocarono l'esonero di Ninni Corda, sul fronte della giustizia sportiva i due calciatori Anelli e Gentile vennero squalificati rispettivamente per 8 e 2 turni, mentre Corda patteggiò una squalifica di 3 mesi, negando sempre ogni accusa.
Il rinvio
Questa mattina i difensori di alcuni imputati e quelli che rappresentano alcune parti civili hanno chiesto e ottenuto dalla giudice monzese un rinvio, stabilito a luglio, per non meglio identificati accordi che potrebbero portare a una reciproca remissione delle querele presentate oppure alla decisione di non procedere dopo avere ottenuto un risarcimento del danno.
L’altro procedimento
Perché di procedimento penale ne esiste almeno anche un altro, che verrà chiamato l'anno prossimo sempre al Tribunale di Monza. In quest’ultimo caso sono imputati di violenza privata proprio nei confronti di Ninni Corda, Cristian Anelli e Federico Gentile quelli che nel 2021 erano il vicepresidente del Seregno Calcio di origine albanese e il precedente, di origine moldava, accusati di essersi messi davanti alla porta degli spogliatoi per impedire l'accesso al campo di allenamento.
Nello stesso procedimento penale sono invece imputati di diffamazione l'allora presidente della squadra Davide Erba e lo stesso portiere Ermanno Fumagalli per avere leso l'onore e la reputazione del direttore generale e dei due giocatori commentando le denunce per minacce e percosse.