Pavia, 19 settembre 2023 – “Continuare a posticipare la riapertura della piscina di via Folperti significa togliere a molti la possibilità di crescere e vivere in modo sano. Mettetevi una mano sulla coscienza, è giunto il momento di fare il meglio per la nostra e la vostra città”.
Intervenendo ieri sera in Consiglio comunale, la campionessa di nuoto Monica Boggioni ha lanciato un vero e proprio Sos a tutti gli esponenti politici. L’atleta, che appartiene alla Pavia nuoto Asd, ha partecipato all’assemblea cittadina richiesta dalle forze di opposizione per discutere il futuro dell’unico impianto natatorio comunale che al momento non ha un gestore e necessita di molti lavori di manutenzione.
“Ho 25 anni – ha aggiunto Boggioni – e sono cresciuta nella vasca di via Folperti dove da almeno 20 anni non viene fatta manutenzione. Ma quell’impianto è frequentato sa 50/60 nuotatori master, da 13 atleti con disabilità e dagli iscritti alla scuola nuoto che un giorno potrebbero partecipare alle gare, ma per il momento imparano la disciplina, il rispetto delle regole, dell’avversario, ad aver degli obiettivi e come si lavora per raggiungerli”.
Questa mattina il sindaco Fabrizio Fracassi ha effettuato un sopralluogo con i tecnici dell’ufficio lavori pubblici per valutare quali interventi devono essere effettuati assolutamente in vista di una prossima riapertura. “Faremo dei primi lavori per poter riaprire – ha annunciato il sindaco – poi altri che possono aspettare e infine, su terreni del Comune, cercheremo di pensare alla realizzazione di un impianto scoperto in modo da poter usare la piscina 12 mesi l’anno e non solo 8 come accade adesso”.
Da giugno la piscina non ha un gestore. Terminato il contratto che aveva la precedente società e predisposto un nuovo bando che prevede un contratto ponte di un anno, chi aveva manifestato un interesse, si è ritirato. L’amministrazione ha pensato allora di affidarsi ad Asm, che avrebbe voluto avere la gestione per 15 anni lasciando al Comune l’impegno di rimettere a norma l’impianto spendendo circa un milione di euro. L’altra sera poi Asm si è defilata, ma un’altra società che già gestisce piscine si è fatta avanti e, una volta predisposto un nuovo bando e sistemato tutti i passaggi burocratici accompagnati dai lavori indispensabili, la piscina potrà riaprire anche se non sarà ad ottobre come si sperava.
“La piscina è un malato quasi terminale – ha sottolineato Silvio Sicurani, vice presidente di Pavia nuoto Asd - ma se la si lascia chiusa non la si aprirà mai più e non è del Comune, è dei pavesi”.