Milano, 2 febbraio 2022 - Da ieri gli over 50 non vaccinati rischiano una multa, una tantum, di 100 euro. Questo in base alle decisioni prese dal Governo a fine 2021 proprio per incentivare la vaccinazione degli indecisi e garantire una maggiore copertura dall'infezione di Covid e dai ricoveri nei reparti ordinari e nelle terapie intensive. Ma chi fa la multa? Come? In che tempi?

- Chi sarà multato
- Chi è esentato
- Come avverranno i controlli
- Il ruolo ministero della Salute
- I tempi per pagare
- L'opposizione
- Come arriverà la multa
- Opposizione e tempi lunghi
- Multa agli over 50 lavoratori
Chi sarà multato
Si tratta di circa un milione e mezzo di persone che dovranno pagare la sanzione, come deciso dal decreto che ha imposto l'obbligo vaccinale per questa fascia d'età. In caso di inosservanza dell'obbligo vaccinale si applica la sanzione amministrativa pecuniaria di 100 euro in uno dei tre casi che vengono descritti dal decreto. In sostanza dovranno pagare una multa coloro che dall'1 febbraio 2022 non hanno ancora iniziato il ciclo vaccinale primario; chi non ha effettuato la dose di completamento del ciclo vaccinale primario nel rispetto delle indicazioni e nei termini previsti con circolare del ministero della salute; coloro che non hanno effettuato la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario entro i termini di validità delle certificazioni verdi.
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Chi è esentato
Saranno esentate, ovviamente, le persone che non hanno fatto il vaccino per motivi di salute, salvo la presentazione di una certificazione medica.
Come avverranno i controlli
I controlli per le sanzioni saranno fatti a campione e le multe saranno inviate dall'Agenzia delle entrate su segnalazione del Ministero della Salute.
Il ruolo ministero della Salute
Attraverso la verifica dei dati dei fascicoli sanitari il ministero trasmetterà i dati delle persone over 50 non vaccinate e li trasmetterà all'Agenzia delle entrate.
I tempi per pagare
Prima dell’avviso di addebito, il no vax riceverà una comunicazione di avvio del procedimento. Potrà decidere di pagare, oppure avrà dieci giorni di tempo, a pena di decadenza, per inviare all’azienda sanitaria locale eventuali documenti per esenzioni o altre ragioni che possono aver determinato il rinvio dell'inoculazione della dose di vaccino. In quest’ultimo caso si dovrà trattare di ragioni oggettive, assolute e documentate (come ad esempio l'assenza di slot disponibili nei tempi stabiliti per legge). Potrà nel caso anche chiedere di essere sentito dall'Ats o dall'Asl, ma non c’è comunque obbligo di convocazione dal parte dell’azienda sanitaria.
L'opposizione
Entro gli stessi 10 giorni dalla comunicazione il destinatario della possibile “multa” dovrà inoltre inviare una comunicazione all’agenzia delle Entrate in cui riferirà di aver mandato le proprie giustificazioni all’azienda sanitaria. Entro altri successivi 10 giorni sarà proprio quest’ultima a dover comunicare alle Entrate se la sanzione va irrogata oppure no, in quest’ultimo caso chiudendo il procedimento.
Come arriverà la multa
Se l’azienda sanitaria considererà non idonee le ragioni esposte dall’interessato, l’iter andrà avanti. Entro 180 giorni successivi le Entrate notificheranno via Pec o raccomandata a/r all’interessato un avviso di addebito che avrà valore di titolo esecutivo.
"Quindi chi paga solo dopo questa seconda notifica - si legge in un'agenzia AdnKronos - e non già dopo la prima si dovrebbe veder addebitate anche le spese per quest’ultima. Tuttavia, non è ancora chiaro come verrà interpretata la normativa nella prassi specifica di queste sanzioni".
Il destinatario avrà 60 giorni di tempo per pagare oppure 30 giorni per presentare ricorso davanti al Giudice di pace.
Opposizione e tempi lunghi
In caso di opposizione in tutti i casi possibili "trascorreranno 260 giorni (a partire dal 1° febbraio) potrebbero far precipitare il pagamento - riporta un articolo del Sole 24 Ore - di chi non si adegua almeno in autunno. Se è, infatti, vero che le Entrate potrebbero notificare l’addebito prima dei 180 giorni di legge, è anche vero che difficilmente i no vax over 50 saranno scoperti il 1°febbraio e che non sempre le comunicazioni tra Salute e Fisco avverranno senza tempi morti soprattutto perché la “macchina” va rodata".
Multa agli over 50 lavoratori
Il prossimo step arriverà, infine, il 15 febbraio quando entrerà in vigore l'obbligo del Super Green pass per tutti i lavoratori over 50. Chi verrà sorpreso senza il certificato rischia una multa che varia dai 600 ai 1.500 euro. Chi, invece, non presenterà la documentazione sarà considerato assente ingiustificato con la sospensione dello stipendio, ma mantenendo comunque il lavoro.