Obbligo vaccinale, da oggi multe da 100 euro agli over 50 no vax. Tempi, modi ed eccezioni

I controlli per gli inadempienti saranno fatti a campione e le sanzioni saranno inviate dall’Agenzia delle Entrate dopo la segnalazione del Ministero della Salute.

Sanzioni obbligo vaccinale

Sanzioni obbligo vaccinale

Green pass Italia nei negozi e obbligo vaccinale per gli over 50, al via da oggi le multe per gli ultracinquantenni obbligati a fare il vaccino, ma ancora refrattari. La stretta prevista a partire proprio dal 1 febbraio introduce una sanzione una tantum di 100 euro, in ottemperanza al decreto che ha imposto l’obbligo vaccinale per quella fascia d’età. Restano le esenzioni per tutte le persone che non hanno fatto il vaccino per motivi di salute, salvo presentazione di una certificazione medica. 

I controlli a campione

Ma come funzionano le multe? Anzitutto va precisato che i controlli per gli inadempienti saranno fatti a campione e le multe saranno inviate dall’Agenzia delle entrate dopo la segnalazione del Ministero della Salute. Ma resta aperta la questione dei tempi di applicazione, prima che scatti la multa di 100 euro. L’invio della cartella infatti è previsto entro 180 giorni. Da oggi verrà predisposta anche una lista che verrà elaborata dal ministero della Salute e conterrà coloro che non risultano in regola con l’obbligo.

La comunicazione del fisco

Dopo aver ricevuto l’elenco, il Fisco predispone una comunicazione preventiva con la quale avvisa il contribuente che potrebbe essere multato. Il cittadino avrà 10 giorni per contestare o replicare. La risposta andrà fornita sia all’Asl che ad Agenzia Entrate Riscossione e bisognerà allegare eventuali certificati di esenzione dall’obbligo vaccinale. L’Asl ha un termine perentorio di 10 giorni per verificare le certificazioni prodotte, anche a seguito di un contraddittorio eventuale con l’interessato, e se del caso comunicare all’Ader la fondatezza delle stesse. Se la Asl non risponderà o non confermerà l’esenzione, l’Agenzia delle Entrate Riscossione notificherà, presso la residenza del cittadino, entro i 180 giorni successivi, “un avviso di addebito, con valore di titolo esecutivo”.

Il giudice di pace

Se il cittadino intende opporsi alla sanzione comminatagli da Agenzia Entrate Riscossione deve rivolgersi al giudice di pace entro 30 giorni dal ricevimento dell’avviso di addebito. Nel corso del giudizio, il cittadino dovrà dimostrare di essere esonerato dalla vaccinazione obbligatoria. A tal fine dovrà procurarsi una relazione redatta da un medico che possa fungere da consulente di parte. È verosimile che il giudice nomini un CTU, ossia un consulente tecnico d’ufficio i cui costi però saranno anticipati dal ricorrente e che si andranno a sommare all’importo del contributo unificato per l’avvio del giudizio pari a 43 euro.

Migration

Le multe nel mondo

Le multe in Italia sono più basse che in altri paesi, in caso di mancata vaccinazione in una fascia di età in cui sarebbe obbligatoria: in Grecia la sanzione può arrivare fino a 100 euro. Ma al mese. La scelta dell’esecutivo per convincere gli irriducibili a vaccinarsi, ha sì ridotto la platea dei no vax, ma non è riuscita a dare la spallata che ci si aspettava. Sempre sul fronte multe, per le persone che accederanno senza Green pass ai servizi e alle attività in cui è obbligatorio averlo da oggi, è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro

Gli accessi con Green pass

Inoltre, a partire dal 15 febbraio 2022, per gli over 50 che saranno trovati sul posto di lavoro senza green pass rafforzato ci sarà una sanzione compresa tra 600 e 1.500 euro. E i lavoratori che comunicano di non avere la certificazione saranno considerati assenti ingiustificati e non riceveranno lo stipendi. Da oggi il certificato verde base - che si ottiene con il vaccino, se si è guariti dal Covid ma anche con un tampone negativo effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 ore se molecolare - sarà necessario anche per andare negli uffici postali, in banca o dal tabaccaio per comprare le sigarette. Sarà inoltre necessario per entrare negli uffici pubblici, negli uffici finanziari e nelle attività commerciali (ossia i negozi).

Le eccezioni

 Ma le esigenze alimentari e di prima necessità, sanitarie, di sicurezza e di giustizia saranno sempre garantite - andare in una caserma, ad esempio, per sporgere denuncia - senza bisogno di esibire il certificato verde. Il Green pass non servirà dunque per entrare in tutti i negozi che vendono in prevalenza prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari). Libero anche l'accesso ai mercati all'aperto, nei negozi per il commercio al dettaglio di prodotti surgelati. Il governo ha chiarito che l'accesso libero a tutti questi "esercizi commerciali consente l'acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie". 

Andare in caserna

Anche le esigenze di sicurezza e di giustizia saranno sempre garantite - andare in una caserma, ad esempio, per sporgere denuncia - senza bisogno di esibire il certificato verde. Per le persone che accederanno senza Green pass ai servizi e alle attività in cui è obbligatorio averlo, è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro. La stessa sanzione si applica al soggetto tenuto a controllare il possesso del Green pass se omette il controllo..