Morto Maurizio Costanzo, la storia d'amore con Maria De Filippi

Dal fidanzamento nel 1990 al matrimonio cinque anni dopo. L'adozione di Gabriele e i quattro nipoti. E le parole di Maria: "Non so se avrò il coraggio di stringergli la mano quel giorno"

Il fidanzamento nel gennaio 1990, il matrimonio il 28 agosto 1995, celebrato con rito civile al comune di Roma dall'allora sindaco Francesco Rutelli. Nel 2002 il figlio in affido, Gabriele, all’epoca di dieci anni, adottato poi nel 2004. Sono alcune tappe della storia d'amore tra Maurizio Costanzo e Maria De Filippi, nata a Milano e trasferitasi a Mornico Losana, nell'Oltrepò Pavese, all'età di dieci anni. Poco tempo fa, proprio la De Filippi, intervistata su come si sarebbe comportata in caso di morte del compagno, aveva detto: "Lo confesso non so se ne sarò capace, se avrò la forza e il coraggio di tendere la mia mano a Maurizio quel giorno lì. Troppo dolore. Non voglio che mi resti come ultimo ricordo l’intreccio di quelle dita".

La storia

"All'inizio nessuno sapeva di me e Maurizio. Siamo stati scoperti al telefono". Erano state le parole della De Filippi a Domenica in. Costanzo, all’epoca era sposato con Marta Flavi e la De Filippi sarebbe diventata poi la sua quarta moglie: "All’epoca c'era il duplex io stavo a casa mia da sola e stavamo al telefono, lui a casa con lei che alzò la cornetta, quindi eravamo tutti e tre al telefono". Maria, che lavorava per Costanzo, ebbe "paura": "Mia madre lo chiamò per sapere che intenzioni avesse con me. Io mi auguravo che lui avesse il coraggio di dire, di continuare la storia".

Maurizio Costanzo e Maria De Filippi durante la trasmissione "Maurizio Costanzo Show"
Maurizio Costanzo e Maria De Filippi durante la trasmissione "Maurizio Costanzo Show"

Il primo incontro

La De Filippi, nell'intervista, racconta gli inizi del rapporto, nel 1989: "Lavoravo all’Univideo, un’associazione contro la pirateria delle videocassette. Mi mandarono a Venezia per un dibattito e andai a prendere Maurizio Costanzo per portarlo al Festival. Lì l’ho conosciuto, poi è passata una settimana e mi ha chiamato chiedendomi se avessi voglia di lavorare per lui. Mi era antipatico perché faceva sempre domande scomode. A Venezia mi mise in imbarazzo perché mi disse: 'La prego, si può spostare che vorrei evitare fotografie con lei'. Ci rimasi male, pensai questo è pazzo".

Istantanea di Maria De Filippi e Maurizio Costanzo
Istantanea di Maria De Filippi e Maurizio Costanzo

Da amante a moglie

"All’inizio ci davamo del lei. Quando ancora non ero popolare - continua la De Filippi - e arrivavamo nei posti, mi sentivo messa da parte, direi sicuramente di essere stata gelosa di lui. Poi ho imparato che Maurizio sa esserci, è un punto fermo, penso che mi abbia rasserenato. Io avevo due lati diversi. Uno molto forte, la certezza di saper fare, però dal lato dei sentimenti ero insicura, diffidente, con lui ho imparato a fidarmi. All'inizio ero la sua amante. È stato la mia vita, Maurizio, è la mia vita, tutti i giorni. È il mio unico amore".

Maurizio Costanzo e Maria De Filippi
Maurizio Costanzo e Maria De Filippi

L'attentato

Il 14 maggio 1993, a poca distanza dal Teatro Parioli di Roma, esplose un’autobomba riempita con 70 chili di tritolo. L’obiettivo era Costanzo,  impegnato contro la mafia, che stava viaggiando in auto di ritorno dal Maurizio Costanzo Show insieme a Maria, al cane e all’autista. Si salvarono tutti : "Ho avuto una paura folle. Da quel momento partì la scorta e promisi a mio padre che non sarei più salita in macchina con lui. Chiesi a Maurizio, inoltre, di non parlare più di mafia". Il giorno dell’attentato il giornalista decise che avrebbe sposato Maria: "Perché capii una cosa fondamentale: è lei la persona che voglio che mi tenga la mano quando morirò".

Uno scatto di Maria De Filippi e Maurizio Costanzo
Uno scatto di Maria De Filippi e Maurizio Costanzo

Gabriele e i nipoti

Dall'incontro nel 1989 a Venezia al matrimonio: "Dicevo che volevo trovare la donna nella mano della quale morire e l'ho trovata", aveva detto Costanzo. Nel 2002 la coppia aveva preso in affido un bambino di 10 anni, Gabriele, poi definitivamente adottato nel 2004. Costanzo era nonno di quattro nipoti.