Covid, Bassetti: "Le mascherine all'aperto non servono. Non hanno fermato Omicron"

Secondo l'infettivologo la quarta ondata sta per finire e l'unica arma contro il virus restano le tre dosi di vaccimo

La variante Omicron corre più veloce delle restrizioni. L'unico strumento che abbiamo a disposizione per limitare Omicron e Delta nelle loro conseguenze più gravi è la vaccinazione

Lo sostiene senza timore di smentita Matteo Bassetti, infettivologo e direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, che in un video sui social analizza l'andamento della pandemia in Italia, che oggi ha fatto registrare 186.740 contagi e 468 decessi. "Tre dosi di vaccino praticamente ti mettono in una botte di ferro. E' questo che dobbiamo dire ai cittadini, senza più dirgli di mettersi la mascherina per difendersi. Una variante così contagiosa le mascherine non la fermano, l'unico strumento per fermarla è la vaccinazione soprattutto con la tripla dose".

A riprova della sua tesi, Bassetti cita gli altri Paesi europei: "Gli inglesi tolgono le mascherine all'aperto, lo fanno i francesi dal primo febbraio, non l'hanno mai messa gli spagnoli, quindi forse le mascherine all'aperto non servono come qualcuno pensava. D'altronde dopo che in Italia abbiamo messo l'obbligo delle mascherine all'aperto, mi pare che i contagi si siano solo che moltiplicati. Non sono certo le mascherine che hanno tenuto fermo il contagio".

Commentanto poi i dati che vedono la curva dei contagi in frenata, Bassetti fa notare: "Da dieci giorni i ricoveri in terapia intensiva sono stabili, la quarta ondata sembra volgere al termine almeno per quanto riguarda gli ospedali, siamo in una fase di plateau prima dell'ultima grande discesa che ci porterà verso la fine della fase pandemica e l'inizio della fase endemica di convivenza con il virus. Conoscendo la lentezza della burocrazia italiana è bene che cominciamo a parlarne anche noi, perché ci vorranno mesi affinché le nostre misure vengano tolte",conclude ironicamente riferendosi anche alle regole di quarantena attualmente in vigore e su cui già i governatori di regione hanno chiesto al Governo una revisione.