Green pass obbligatorio, pro e contro per l'economia: l'impatto sul Pil

Quanto e come i problemi legati alla Carta verde potrebbero frenare la crescita economica del Paese

Green Pass (foto Imagoeconomica)

Green Pass (foto Imagoeconomica)

Milano - Dal 15 ottobre sarà obbligatorio avere il Green pass per lavorare. Ormai questo lo sanno anche i muri. Sarà una giornata complicata, e anche questo si sa, sia dal punto di vista tecnico (chi, come deve verificare - come e quando arriveranno controlli e sanzioni) sia da quello dell'ordine pubblico (manifestazioni e proteste sono attese e potrebbero anche sorgere spontaneamente davanti agli ingressi qualora a qualche lavoratore venga impedito di accedere ad uffici e fabbriche).

Le preoccupazioni per l'economia

Ma non c'è solo quello a preoccupare. Fra le tante questioni (rincaro delle materie prime e dell'energia) c'è la possibilità che eventuali proteste e blocchi (vedasi il caso del porto di Trieste) potrebbero causare alla crescita del Pil.

Le proteste

Effettuare una stima di quanto le proteste (non solo sul lavoro ma anche di piazza come quelle di Roma e Milano) e le difficoltà legate al Green Pass possano incidere sulla crescita del Prodotto interno lordo (parametro che misura la ricchezza del Paese) è molto complesso. Da una parte perché non si sa ancora cosa accadrà effettivamente la mattina del 15 (e nei giorni successivi) davanti a ai cancelli delle aziende dall'altra perché comunque proprio l'introduzione del Gren pass obbligatorio al lavoro potrebbe rappresentare (in maniera diciamo indiretta) una spinta fortissima alla crescita economica.

Pro e contro

L'obbligo ha infatti spinto diverse persone ancora titubanti a vaccinarsi e questo ha, e avrà, ripercussioni sulle ospedalizzazioni (reparti ordinari e terapie intensive Covid) garantendo (si spera) una "maggiore" normalità nel nostro Paese rispetto al altri dove le vaccinazioni sono a bassissimi livelli (si veda il caso Romania di questi giorni) e consentendo una buona crescita economica.Fra i fattori negativi c'è poi quello dei danni che subiranno le aziende (e non solo i lavoratori) che saranno costrette a sospendere dipendenti privi del Green pass. E' evidente che se si tratterà di figure e profili fondamentali (non facili da rimpiazzare su due piedi) per l'impresa le conseguenze potrebbero essere ben più impattanti che non il "risparmio" ottenuto dal non pagamento dello stipendio.

L'impatto sul Pil

"Abbiamo la possibilità di superare il 6% di crescita del Pil, però ci sono ombre, nubi all'orizzonte. I costi energetici che stanno schizzando alle stelle e fino a maggio prevediamo di avere ancora una situazione molto critica. Abbiamo anche il costo delle materie prima aumentate in modo importante e purtroppo il tema divisivo del green pass". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a Porta a Porta.  "Questo può mettere a rischio la ripresa - ha aggiunto - è un grande errore se aggiungiamo problemi interni a quelli che arrivano dai mercati internazionali".