I nuovi vocaboli della generazione Z. Breve guida per capire cosa dicono i nostri figli

Con l'inizio della scuola tornano le comunità dei ragazzi e i gerghi, fatti per parlarsi escludendo i boomer (noi adulti). Ecco il breviario per le "spie"

Per gli studenti il gergo è la chiave d'accesso a una comunità

Per gli studenti il gergo è la chiave d'accesso a una comunità

Ricominciano le scuole e si formano le nuove comunità dei ragazzini. Sempre più propensi a utilizzare un gergo che, come tutti gli altri, tende ad essere esclusivo. Anche nei confronti dei genitori. Ecco perché familiarizzare con lo slang della generazione Z, insomma con i nuovi vocaboli coniati e utilizzati dalle scuole medie in su può avere un’utilità, quantomeno quella di ascoltare i ragazzi, intercettare i loro umori e far sentire gli adulti meno lontani dai loro mondi. Ecco un piccolo esempio di neologismi, che i vostri figli conosceranno già quasi tutti alla perfezione, ma che molti di voi magari ignoravano. Il breviario.

 

Cringe

“Papà non sbaciucchiarmi davanti alle mie compagne“, sei cringe. Eh? Che c’entra il Grinch. Cringe papà con la C e la g in fondo. Imbarazzante. Mi metti in imbarazzo. Ah, ok, ok, per carità. Me ne starò rigido come un iceberg, o come un baccalà. 

Crash

Papà, Maria ha una crash per Pippo. In macchina? In bici? Si è fatta male? Ma cosa dici, sei antico. Crash, ha una cotta, si è innamorata. Uffa, non capisci mai niente. Okay, ma tu calma coi crash, da noi sono vietati fino ai vent’anni.

Ship

Mamma, secondo me tu e papà potreste essere ship. Ovvero? Nel senso di nave o di pecora? Accidenti, ma non è complicato. Essere ship, vuol dire che potreste stare bene insieme. Incrociarvi. Ah, ok, grazie del consiglio.

Flexare

Lo sapete che Ginetto è arrivato in classe flexando il suo nuovo Iphone 13? Flexare? Ma è pieghevole? Non dire stupidaggini, lo sai benissimo che l’Iphone non si piega con il Samsung. Flexare vuol dire vantarsi di qualcosa. 

Bae

Mamma, Martina oggi mi ha detto che per lei sono Bae. E ti sei offesa? Al contrario, scuosa, vuol dire before anyone else. Prima di chiunque altro insomma, vuol dire che sei la persona più importante. Ah, ok, come tu per me.

Blastare

Per una volta oggi sono riuscita a blastare il bullo della classe. Son soddisfazioni, immagino. Ma non ho capito cosa sia successo. L’ho blastato. Ho avuto la meglio. L’ho battuto nella gara di matematica. Brava!

Stonks

Oggi è una giornata stonks. Devo preoccuparmi? Ma no, papà, al contrario. Stonks vuol dire ottima, che va tutto bene insomma. Ah, perfetto. Sì, però aggiornati, se te lo dice qualche mia amica non fare questa faccia da tonto e fai almeno finta di aver capito.

Friendzonato

Papà, Filippo mi stava troppo addosso. Carino, gentile, ma alla fine l'ho friendzonato. Sarebbe a dire? Messo in Friendzone. Traduzione: il ragazzino è stato spostato nella zona friend. Insomma, potrà essere un amico, ma non aspirare ad altro. Amico e basta, ok? Vabbè. 

Looser

Piccola, un attimo di pausa, corri troppo veloce per me, facciamo uno stop, che non ho più vent'anni. Papà, ma sei un looser. Looser, looser, eh eh eh. E qui di dubbi ce ne sono pochi, basta tradurre alla lettera dall'inglese. Perdente. ma l'accezione è quasi sempre ironica... Se no è bullismo.

Baggare

Papà, oggi non bagga niente. Traduzione? Non bagga la giornata, non bagga il computer. Non baggano i compiti. Insomma, non funziona niente. Nulla va per il verso giusto. Armarsi di pazienza, ma manca il neologismo giovanile ad hoc.

Chill

Cari papà e mamma, perché non ci facciamo una bella seratina chill? Volentieri cara, magari dacci qualche dettaglio in più. Chill, tranquilla insomma. cenetta sul divano, gelato e una serie horror su Netflix. Ok, ma niente blood.

Boomer

Questa la sapete già perché i figli ve l’avranno già detta un sacco di volte. A meno che non siate avantissimo su tutta la linea. Boomer vuol dire vecchio, antico, superato. Indietro nell’apprendimento. ma dopo questa guida potreste esserlo un po’ meno.