Finte assunzioni e aspettative per truffare l'Inps: sequestrati 500 mila euro a Cisl e Uil

Il meccanismo avrebbe permesso ai sindacati di evitare il versamento dei contributi

Inps

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Il gip di Milano Anna Calabi ha disposto il sequestro di circa 500 mila euro nei confronti di nove persone, legate al mondo sindacale, per una presunta truffa aggravata ai danni dell'Inps che sarebbe stata realizzata attraverso finti contratti di lavoro.

I sindacati coinvolti

L'inchiesta del pm Paolo Storari ha portato al sequestro nei confronti di Fenealuil Milano Cremona-Lodi-Pavia, Uiltrasporti Regione Lombardia, Cisl Milano Metropoli, Femca Cisl Milano Metropoli, Federazione Energia Moda Chimica e Affini, Femca Cisl Lombardia, Confederazione italiana sindacati lavoratori, Felsa Cisl Lombardia, Sindacato lavoratori Postelegrafonici Milano Metropoli, Uiltec Milano-Metropolitana-Lombardia e Uiltec Milano-Metropolitana-Lombardia

Il meccanismo

Nel decreto di sequestro preventivo si sottolinea come "Le persone sentite a sommarie informazioni hanno sostanzialmente dichiarato che al fine di esercitare l'attività sindacale erano stati indotti, talvolta, a sottoscrivere contratti di lavoro 'fittizi' con società compiacenti, per poter fruire dell'istituto dell'aspettativa sindacale non retribuita, ex legge 300/70, con conseguente risparmio contributivo per i sindacati".

Finta aspettativa sindacale

Le risultanze investigative raccolte "consentono di sostenere che il meccanismo della aspettativa sindacale era stato strumentalizzato per consentire ad alcuni sindacati di ottenere prestazioni lavorative dai soggetti in aspettativa senza dover affrontare i relativi oneri previdenziali e ricorrendo all'assunzione fittizia presso un'azienda per un tempo inferiore ai sei mesi previsti dalla normativa".

Truffa all'Inps

In altri termini il lavoratore vedeva riconosciuto dall'Inps, ai fini pensionistici, i contributi maturati, senza che né il datore di lavoro né il sindacato avessero effettuato versamenti in denaro. Un beneficio che viene riconosciuto a condizione che il lavoratore-sindacalista abbia prestato la propria attività lavorativa per un periodo minimo di 6 mesi presso il datore distaccante.

Le indagini

"Dalle indagini, invece, è venuto a galla un sistema attraverso il quale numerosi sindacalisti sarebbero stati assunti solo sulla carta da società compiacenti senza avervi mai lavorato. E ciò permetteva ai sindacati di ottenere gli sgravi sui contributi", scrive il gip. Dagli atti e dalle dichiarazioni emerge dunque "una situazione alquanto allarmante che ha visto coinvolte alcune sigle sindacali: costoro hanno tratto un profitto costituito dal risparmio di spesa per l'omesso versamento dei contributi ai danni dell'Inps".

Le testimonianze

Da alcune testimonianze del gennaio scorso di due responsabili del personale di Edison spa è venuto a galla che questi conoscevano "solo nominativamente" una lavoratrice che risultava assunta in azienda, ma che non l'avevano "mai incontrata". E un responsabile "delle relazioni sindacali per la Edison" ha affermato "di non aver mai visto" la dipendente "in azienda in seguito alla sua assunzione, né di conoscere ove fosse ubicata la sua postazione di lavoro".

Finte assunzioni

Sono solo alcune delle deposizioni riportate nel decreto di sequestro del gip di Milano a carico di alcune sigle sindacali di Cisl e Uil nella nuova tranche dell'inchiesta del pm Paolo Storari. Come risulta dal provvedimento quella lavoratrice, così come tanti altri in altre aziende, "è stata assunta fittiziamente dal 2015 ad oggi dalla EDISON spa" in funzione "della fruizione indebita" dall'Inps »dell'aspettativa non retribuita« presso "Uiltec Milano-Metropolitana-Lombardia". Dagli atti e dalle dichiarazioni messe a verbale nell'indagine, spiega il giudice Anna Calabi, "emerge dunque una situazione alquanto allarmante che ha visto coinvolte alcune sigle sindacali: costoro hanno tratto un profitto costituito dal risparmio di spesa per l'omesso versamento dei contributi ai danni dell'Inps".