Milano, 7 marzo 2022 - Tutto pronto per la Festa della donna, ricorrenza che si celebra ogni anno l’8 marzo. Il termine festa, però, non è proprio quello più adatto, perché questa giornata è infatti dedicata al ricordo e alla riflessione sulle conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile. Meglio quindi definirla giornata internazionale della donna. Vediamo nel dettaglio le origini, il significato e qualche curiosità.
- Origini e storia
- Giornata della donna in Italia
- L'ufficializzazione dell'Onu
- Le fake news
- La mimosa, il fiore simbolo
- Eventi a Milano
Origini e storia
Sono molti gli avvenimenti che, dall'inizio del Novecento, hanno portato alla lotta per la rivendicazione dei diritti delle donne e all'istituzione della Giornata internazionale delle donne. Il primo fu il VII Congresso della II Internazionale socialista svoltosi a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907. Durante questo congresso si discusse della questione femminile e del voto alle donne. I partiti socialisti si impegnarono a lottare per riuscire ad introdurre il suffragio universale. Il 26 e 27 agosto 190, si svolse invece la Conferenza internazionale delle donne socialiste, durante la quale fu istituito l'Ufficio di informazione delle donne socialiste e Clara Zetkin ne fu eletta segretaria.
Nel febbraio 1908 la socialista Corinne Brown dichiarò sulla rivista The Socialist Woman che il Congresso non aveva "alcun diritto di dettare alle donne socialiste come e con chi lavorare per la propria liberazione". Il 3 maggio 1908 la Brown presiedette la conferenza del Partito socialista a Chicago, che venne ribattezzata "Woman’s Day", durante la quale si parlò dello sfruttamento dei datori di lavoro nei confronti delle operaie, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto. Alla fine del 1908 il Partito socialista americano decise di dedicare l'ultima domenica del febbraio del 1909 all'organizzazione di una manifestazione per il voto alle donne. La prima "giornata della donna" negli Stati uniti si svolse quindi il 23 febbraio 1909. L'idea piacque e durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste di Copenaghen (26-27 agosto 1910), fu approvata l'istituzione a livello mondiale di una giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne.
Negli anni successivi, fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, sono state poi organizzate molte altre giornate dedicate ai diritti delle donne. A San Pietroburgo, l'8 marzo 1917, le donne manifestarono per chiedere la fine della guerra. Poi, per ricordare questo evento, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste che si svolse a Mosca nel 1921 fu stabilito che l'8 marzo fosse la Giornata internazionale dell'operaia. In Italia la prima giornata della donna si è svolta nel 1922, ma il 12 marzo e non l'8. Nei decenni successivi il movimento per la rivendicazione dei diritti delle donne ha continuato ad ingrandirsi in tutto il mondo.
Giornata della donna in Italia
Nel settembre del 1944, si creò a Roma l'UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro; fu l'UDI a prendere l'iniziativa di celebrare, l'8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell'Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all'ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa. Nei primi anni cinquanta, anni di guerra fredda e periodo in cui al Viminale c'era Mario Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa o diffondere Noi donne, il mensile dell'Unione Donne Italiane (UDI), divenne un gesto "atto a turbare l'ordine pubblico", mentre tenere un banchetto per strada venca considerato "occupazione abusiva di suolo pubblico". Nel 1959 le senatrici Luisa Balboni, comunista, Giuseppina Palumbo e Giuliana Nenni, socialiste, presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della donna una festa nazionale, ma l'iniziativa cadde nel vuoto Il clima politico migliorò nel decennio successivo, ma la ricorrenza continuò a non ottenere udienza nell'opinione pubblica finché, con gli anni settanta, in Italia apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista.
L'ufficializzazione dell'Onu
Il 16 dicembre 1977 l'ONU istituì la "Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle donne e per la pace internazionale", da tenersi l'8 marzo di ogni anno per ricordare il ruolo della donna negli sforzi di pace e per sottolineare la necessità di porre fine a ogni tipo di discriminazione nei suoi confronti. In questo modo vennero recepiti a livello mondiale anni di lotte, e si cercò eliminare le diverse notizie false sull'origine della Festa della donna.
Le fake news
Diverse le false versioni sulla nascita dell'8 marzo. La più celebre parla di un rogo avvenuto l'8 marzo 1908 all'interno di una fabbrica di camice di New York, nel quale persero la vita decine di operaie: sull'onda dell'indignazione causata dalla tragedia si sarebbe sviluppato un movimento per la tutela delle lavoratrici. In realtà la fabbrica in questione non esisteva e probabilmente il rogo cui fa riferimento la bufala è quello realmente avvenuto il 25 marzo 1911, sempre a New York. In quell'occasione morirono 146 persone, in larghissima parte donne e molte di esse immigrate dall'Italia e dall'Europa orientale. Un'altra bufala collega l'origine della festa a una violenta repressione da parte della polizia newyorkese durante una manifestazione di operaie tessili nell'anno 1857. Anche in questo caso, però, mancano fonti autorevoli che certifichino l'avvenuto pestaggio. Il collegamento con la nascita della ricorrenza, poi, è pretestuoso. Tra l'altro, alcune versioni ambientano questa storia in altre città degli Stati Uniti, ad esempio a Chicago oppure a Boston.
La mimosa, il fiore simbolo
La mimosa è il fiore simbolo dell'8 marzo. Perché? Si dice che in Italia sia diventata la “pianta delle donne” nel 1946, quando l’UDI, cioè l’Unione Donne Italiane, cercava un fiore che potesse essere regalato al sesso femminile in occasione della prima Festa delle donne del dopoguerra. La mimosa era una delle poche piante che fioriva agli inizi di marzo ed inoltre era poco costosa. Da allora è diventata anche nel nostro paese il simbolo di questa giornata. Sono state le femministe ex-partigiane Rita Montagna e Teresa Mattei ad averle regalate per prime alla Festa della donna, anche se già secoli e secoli prima gli Indiani d'America avevano dato dei profondi significati simbolici all'iconico fiore giallo.
Eventi a Milano
SCIOPERO E MANIFESTAZIONE - Le attiviste di Non Una di Meno hanno indetto uno "sciopero globale transfemminista" che - vista la situazione internazionale - sarà anche contro la guerra. Oltre allo "sciopero produttivo e riproduttivo" di 24 ore, sono due gli appuntamenti principali in città, accomunati dallo slogan "#Lottomarzo contro la violenza maschile sulle donne e di genere": alle 9,30 si terrà il corteo studentesco, mentre alle 18 ne partirà un altro aperto a tutti da piazza Duca d'Aosta. Manifestazioni che hanno l'obiettivo di ribadire il no alla violenza in tutte le sue forme e il sostegno a chi ne è vittima, dalle donne abusate e intrappolate in relazioni tossiche a chi è discriminato per le proprie condizioni fisiche o per le proprie convinzioni.
PALAZZO LOMBARDIA E PALAZZO PIRELLI ILLUMINATI DI GIALLO - Domani, 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, Palazzo Lombardia e Palazzo Pirelli saranno illuminati di giallo, colore che nella nostra tradizione rappresenta questa ricorrenza. "Oggi più che mai - ha spiegato il presidente Attilio Fontana - guardando soprattutto al coraggio delle migliaia di donne ucraine che stanno fuggendo dalla guerra con i loro figli, dobbiamo fermarci un attimo e riflettere sull'importanza e la forza delle donne".
MOSTRE E MUSEI - Come anche nel resto d'Italia, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, a Milanodomani, martedì 8 marzo l’ingresso nei musei, nei parchi archeologici e nei luoghi della cultura dello Stato è gratuito per le donne. Tra i luoghi della cultura di Milano che hanno al momento aderito all'apertura gratuita per le donne Milano c'è solo il Museo del Cenacolo Vinciano, fino a esaurimento posti e previa prenotazione. La Pinacoteca di Brera organizza invece la visita tematica 'Le donne della Pinacoteca', così come alle Gallerie d'Italia si svolge l'itinerario 'Le viaggiatrici del Grand Tou', dedicato alla mostra attualmente in corso. Sempre in tema di mostre e musei, tra le esposizioni a tema ci sono inoltre 'Tiziano e l'immagine della donna nel Cinquecento veneziano' e la mostra fotografica gratuita 'Ritratte: direttrici di musei italiani di Gerald Bruneau', entrambe a Palazzo Reale. Alla Pinacoteca Ambrosiana, invece, alle 15,30 è in programma un tour dedicato alle donne ma aperto a tutti coloro che vogliono riscoprire i capolavori della Pinacoteca, fra cui sono presenti moltissimi ritratti femminili: madri, sante, peccatrici, figlie, duchesse, vedove, ognuna con una sua storia. Lo Spazio d'Arte Scoglio di Quarto ospita la mostra 'Cento artiste solidali con le donne afghane', con le opere di cento e più donne fra artiste, poetesse, fotografe e storiche dell'arte di diverse età, provenienza e formazione. In mostra più di cento "tondi" d'arte per ridare un volto alle donne afghane. Mentre, negli spazi di Casa Emergency si può visitare 'Fear of the Beauty' con le opere di cinque fotografe afgane che hanno lasciato il loro paese per poter continuare a inseguire la propria passione; alla Galleria Raffaella De Chirico è invece allestita la mostra provocatoria 'Prendi il mio cuore' di Andi Kacziba.
LA CAMPAGNA #DONNEDIMILANO I volti e le storie delle donne di Milano sono al centro della campagna lanciata dal Comune in occasione della giornata dell'8 marzo. La campagna #DonnediMilano, visibile in molti spazi cittadini e sulla pagina Facebook del Comune, ha l'obiettivo di raccontare le storie, il lavoro e gli obiettivi di quattro donne milanesi, Camilla, Michela, Lucia e Ginevra. A queste prime testimonianze ne seguiranno altre e saranno le donne a raccontarsi in prima persona con brevi videoclip. Inoltre venerdì 11 marzo sarà inaugurato un nuovo Centro Milano Donna nel Municipio 7.
LA FOTO IN PISCINA - Iniziativa curiosa è quella di Milanosport che offre la possibilità a tutte le donne (maggiorenni) di farsi scattare una fotografia d'autore sul trampolino da 5 metri della Piscina Cozzi, con la spettacolare opera 'Be Water' realizzata da Toiletpaper di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari: l'iniziativa è in programma solo martedì 8 marzo ed è gratuita, esclusivamente previa prenotazione (dalle 10 alle 15 e dalle 16 alle 20). Per ulteriori informazioni contattare direttamente la Piscina Cozzi telefonando al numero 02 6599703.