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Natale 2020, ogni città ha la sua tradizione: ecco i dolci in Lombardia

Panettone, torrone o bisciola? Ma anche torta paradiso, sbrisolona e offelle. Non c'è che l'imbarazzo della scelta

Un panettone

Milano, 20 dicembre 2020 - Natale si avvicina, mancano solo cinque giorni. Ed il pensiero va subito al panettone, re della tavola durante le festività. Ma non è l'unico dolce da gustare in questo periodo dell'anno. Ecco le tradizioni delle province della Lombardia,

Panettone

Il simbolo di Milano è il panettone e non può assolutamente mancare durante le feste natalizie. Per il dolce tipico del capoluogo lombardo ci vogliono uova, zucchero, spezie e l’aggiunta di frutta candita e uvetta.

Pantramvai

Il nome di questo dolce rimanda alle sue origini: tipico della Brianza, all’inizio del secolo scorso veniva comprato con il resto del biglietto del tram, nato nel 1899 con la linea Milano – Monza. Molto simile ad un pane con le uvette, il pantramvai è un prodotto da forno a pasta morbida e a lievitazione naturale, generalmente di forma rettangolare.

Torrone

C’è chi sostiene che si stato inventato per celebrare le nozze tra la figlia di Filippo Maria Visconti, duca di Milano e Francesco Sforza e chi invece è convinto che le origini di questo dolce siano molto più antiche, facendolo risalire all’antica Roma. Quel che è certo, in ogni caso, è che la nascita del torrone sia molto antica. Morbido o duro che sia, la città per eccellenza di questo dolce è Cremona.

Sbrisolona

Vi è poi la Sbrisolona di Mantova, un dolce campagnolo dalla consistenza friabile nato nel Cinquecento come dolce povero a base di farina di mais, farina bianca e zucchero miscelate nelle stesse quantità. Nelle versioni più antiche, inoltre, non si usavano né burro o strutto, né uova.

Spongarda

Nonostante la vicinanza con Cremona, a Crema si festeggia il Natale con un altro dolce tipico: la spongarda, una torta bassa e compatta, con un ripieno di frutta secca, mele, nocciole, cedro candito, uva sultanina e spezie. Anch’esso di origine antica, pare che la spongarda fosse il dolce preferito di Matilda, la figlia di Bonifacio di Toscana, signore di Crema nell’XI secolo.

La Bisciola

Conosciuta anche col nome di Besciola o Pan di Fich, la Bisciola è una sorta di pagnotta di grano saraceno con all’interno dell’impasto castagne, frutta secca, uvetta, noci e fichi. Originario della Valtellina questo dolce in questa zona spesso a Natale sostituisce il panettone: l’impasto, che risulta essere meno morbido di quest’ultimo, è ottimo guarnito con lo zabaione.

Miascia

Nel Comasco esiste più di un dolce tipico, a seconda della zona. A Como il protagonista del Natale è la miascia a base di pane raffermo, farina gialla e bianca e frutta.

Pan Mataloch e Matoch

A Bellagio durante le feste invece si mangia il Pan Mataloch, un pane dolce che ricorda un po’ il panettone: contiene infatti uva sultanina e canditi, ma anche noci, nocciole e fichi secchi.  A Olgiate Comasco esiste invece una variante, detta Matoch con mandorle e amaretto.

Bossolà

Nel bresciano si festeggia il Natale con la bossolà, un dolce dal nome e dalle origini incerte: c’è infatti chi lo conosce come bussolà, con riferimento alla sua forma a ciambella, e chi lo chiama bissolà da biss, che in dialetto bresciano significa biscia per la somiglianza con l’animale. Quel che è certa è invece la ricetta, che prevede tre impasti e una lunga lievitazione, proprio come per il panettone.

Persicata

La persicata, è una confettura di pesche e zucchero solida tipica della pasticceria bresciana. Il nome deriva dal vocabolo dialettale Persech, che significa appunto pesca ed è uno dei dolci bresciani più importanti. Fu inventata dai contadini locali per ricordare durante l’inverno il gusto dei frutti estivi.

Polenta e osei

Un dolce completamente diverso è quello che si mangia a Bergamo: una cupola di pan di spagna bagnato nel liquore all’arancia e ricoperta di pasta di mandorle gialla, con sopra degli uccelletti di cioccolato o marzapane. Inventato nell’Ottocento, questo dolce si chiama “polenta e osei” proprio perché la sua forma richiama il piatto più diffuso sulle tavole dei contadini dell’epoca.

Tortionata

È di origini medievali il dolce tipico del Lodigiano, una torta rotonda non lievitata a base di mandorle, che rimane bassa e morbida.

Mascarpone

Per gli amanti del panettone, sempre nel Lodigiano, è stata inventata una delle più famose creme di accompagnamento: la crema lodigiana, con zucchero e liquore al mascarpone.

Torta Paradiso

Per il territorio pavese c’è un dolce speciale, il suo successo è dovuto sicuramente alla bontà ed alla sua preparazione piuttosto semplice. La Torta Paradiso è fatta con zucchero, burro, uova, farina, fibra di limone e aromi naturali.

Offelle di Parona

Nel Pavese a Natale non possono neppure mancare le Ofelle di Parona, dei frollini al burro o di riso, che spesso vengono serviti con zabaione caldo. Ne esistono diverse versioni, ad esempio al cioccolato o allo strutto d’oca. Questo dolce è molto diffuso tutto l’anno, tanto che dal 1969 ogni prima domenica di ottobre viene organizzata una sagra dedicata ad esso.

Amaretti di Saronno

Questo dolce è diventato così famoso e popolare che definirlo natalizio è quasi riduttivo: si tratta dell’amaretto, biscotto secco dal cuore morbido e dalla crosta fragrante. Nel Varesotto ci sono anche altre specialità: i mustazzitt, i cupett e le giromette, tradizionali biscotti di Busto, il croccante di mandorle a Germignaga e il Dolce Induno a base di pastafrolla con fichi, uvette e farina di castagne. In questa zona inoltre esiste una variante del panettone milanese con crema, noci, marron glacé e ananas candito.