Disostruzione pediatrica: quando eseguirla e come si fa

La manovra salvavita da praticare in caso di boccone rimasto bloccato in gola: tutto quello che c’è da sapere su una sua corretta esecuzione

Simulazione di disostruzione pediatrica (Archivio)

Simulazione di disostruzione pediatrica (Archivio)

La tragedia accaduta a Brugherio, con la morte di una bimba di soli 8 mesi, soffocata da un boccone di pappa, riaccende i riflettori sull’importanza delle manovre di disostruzione pediatrica, ovvero la procedura da attuare quando i bimbi, neonati o di pochi anni, manifestano sintomi di soffocamento. 

Quando va attuata

Ci sono alcuni segnali inequivocabili che ci permettono di capire l’urgenza di praticare questa manovra: il piccolo non riesce a parlare, a piangere o strillare; il viso è pallido o cianotico (bluastro) a causa della mancanza di ossigeno, se è in grado di farlo, poi, il bimbo porta le mani intorno al collo per quello che è detto riflesso di difesa. 

Tipologie di ostruzione

L’ostruzione può essere parziale o completa. Da questa differenza dipendono le modalità di intervento. O, meglio, questa distinzione è decisiva nel farci capire se intervenire o meno. 

L’ostruzione è parziale se il corpo estraneo si trova in una posizione che permette un passaggio d'aria minimo, ma sufficiente a ossigenare il sangue. Quando si trova in questa condizione il piccolo è ancora in grado di tossire e piangere. Se l’ostruzione è completa, invece, il boccone fa da “tappo” all’interno delle vie aeree, impedendo un qualsiasi passaggio di aria. In questa situazione il bimbo non è in grado di piangere, tossire o emettere un qualsiasi suono. 

Cosa fare in caso di ostruzione parziale

Se il bimbo si trova in questa situazione, come riportato su mypersonaltrainer.it, va evitata qualsiasi manovra di disostruzione. Bisogna invece tranquillizzare il piccolo e incoraggiarlo a tosssire, in modo di tentare di espellere il boccone in autonomia. Se le cose non migliorano, a questo punto va chiamato il 118 oppure bisogna portare il piccolo al pronto soccorso più vicino. 

Cosa fare in caso di ostruzione completa

Diversissimo è, invece, il caso di ostruzione completa. In questo caso l’intervento di un genitore o, comunque, di qualcuno che sia in grado di applicare correttamente la manovra di disostruzione pediatrica, è fondamentale. La procedura varia a seconda dell’età del bimbo, se neonato (meno di un anno) o più grande. 

Innanzitutto resta valido il suggerimento a chiamare con estrema urgenza i soccorsi. Nell’attesa che arrivino, però, bisogna eseguire con immediatezza le manovre di disostruzione pediatrica:  vanno assestati cinque colpi interscapolari con via di fuga laterale (ovvero avendo cura di non colpire la testa); successivamente vanno eseguite cinque compressioni toraciche lente e profonde (al centro dello sterno, usando due dita, nel lattante; effettuando la manovra di Heimlich nel bambino). Le due manovre vanno alternate, fino all'espulsione del corpo estraneo.

Se, nonostante queste manovre, il bimbo dovesse perdere coscienza, il paziente va adagiato su un piano rigido. Mentre è in questa posizione bisogna effettuare un’operazione di rianimazione cardiopolmonare di base: cinque ventilazioni (bocca/bocca o bocca/naso nel lattante; bocca/bocca nel bambino); se i segni dell'attività circolatoria non sono presenti: 30 compressioni toraciche (tecnica delle 2 dita nel lattante).

Successivamente si prosegua alternando 30 compressioni a 2 ventilazioni per tre cicli (di circa un minuto). Le manovre di rianimazione devono continuare fino alla ricomparsa dei segni vitali o all'arrivo dei soccorsi.