Denise Pipitone: eseguito il test del gruppo sanguigno. Atteso il risultato

Se quello della ragazza russa che cerca la madre e quello della piccola scomparsa dovessero corrispondere, si procederà alla prova del Dna

Denise Pipitone, Olesya Rostova  e Piera Maggio

Denise Pipitone, Olesya Rostova e Piera Maggio

Mazara del Vallo (Trapani) - Quando potremo sapere se Oleysa Rostova è veramente Denise Pipitone, la bambina scomparsa a Mazara del Vallo nel settembre del 2004? La speranza è avere qualche certezza già in questo week-end. E se la risposta fosse positiva sarebbe davvero un bel regalo di Pasqua per Piera Maggio, la mamma della ragazzina, che in questi 17 anni non si è mai arresa e non ha mai smesso di cercarla. Un ulteriore passo in un percorso, però, ancora tutto da completare.

Accertamenti sul gruppo sanguigno

"Stiamo aspettando di sapere il gruppo sanguigno di Olesya, prima sapremo quello poi se corrisponde a quello di Denise, andremo avanti, passeremo ad accertare la corrispondenza del Dna altrimenti ci fermiamo. Speriamo di saperlo entro il week-end", ha detto all'agenzia Askanews l'avvocato Giacomo Frazzitta, che segue la famiglia di Denise Pipitone, aggiornando così il caso che ha riacceso le speranze di ritrovare la piccola. C'è infatti una ragazza russa Olesya Rostova che si è rivolta alla televisione del suo Paese perché è stata rapita da piccola - ha raccontato - e cerca la sua vera famiglia; ha circa 20 anni, la stessa età oggi di Denise  Pipitone, e assomiglia a Piera Maggio, la madre di Denise. 

Le ricerche di Oleysa

Basterebbe ora poco, sapere il gruppo sanguigno, per sciogliere il dubbio e le attese ma al momento - spiega l'avvocato - c'è qualche piccola difficoltà a contattare Oleysa. La ragazza proprio per cercare sua madre è andata, con la troupe dell'emittente russa a cui si era rivolta per lanciare il suo appello, in un villaggio a mille chilometri da Mosca. Qui sperava di trovare sua madre ma l'esito del dna sulla donna che poteva esserlo ha dato risposta negativa. La ragazza quindi ha già fatto il test del Dna per rintracciare i suoi genitori. La comparazione con il Dna di Piera Maggio sarebbe quindi possibile in tempi brevi, ma il più semplice e primo step è conoscere il gruppo sanguigno. 

Cautela e speranze

La famiglia di Denise Pipitone aspetta con cautela: "La speranza di ritrovare e riabbracciare nostra figlia non è mai venuta a mancare. Cautamente speranzosi attendiamo senza illuderci", è il messaggio sui profili social, che da anni tengono aperta la ricerca di  Denise, e sui cui ora rimbalzano i messaggi di speranza da tutto il web.  Sono passati 17 anni dalla misteriosa scomparsa di Denise Pipitone, e da quel giorno si sono susseguite le segnalazioni, dall'Italia e dal mondo, di persone che pensavano di aver riconosciuto la bambina; e già nel 2004 era spuntata una pista russa, poi naufragata. 

Le ricerche di Piera Maggio si sono ora incrociate con quelle di Olesya Rostova, che ha fatto un appello per ritrovare sua madre durate la trasmissione "Lasciali parlare" sulla tv russa Primo canale: "Non ti ho mai dimenticato, ti sto cercando e ho la possibilità di trovarti. Eccomi qui, sono viva, voglio conoscerti e trovarti". Ha detto di essere stata rapita, poi trovata in un campo rom in Russia e da lì finita in un orfanotrofio. La ragazza non ha i documenti, non sa neanche il suo vero nome, ma avrebbe circa 20 anni. Accanto alle speranze ci sono anche i dubbi: il volto di Olesya non assomiglia alla ricostruzione del volto di Denise da grande fatta dai carabinieri del Ris. E Olesya non ricorda nulla dell'Italia né dell'italiano.