FEDERICA PACELLA
Cronaca

Flop decreto flussi in Lombardia: a due anni dalla domanda solo un terzo dei migranti è regolare

I numeri della campagna “Ero Straniero”: il sistema che avrebbe dovuto favorire la concessione di permessi di soggiorno ha creato irregolarità, lavoro nero e precarietà

Flop in Lombardia del Decreto flussi

Flop in Lombardia del Decreto flussi

Un sistema che finisce per creare irregolarità, lavoro nero e precarietà. Questi gli esiti del sistema flussi, denunciati da tempo dalla campagna “Ero Straniero“ che, proprio pochi giorni fa, ha fatto un aggiornamento sui flussi 2022 e 2023, unico sistema di ingresso regolare in Italia per i migranti.

Nelle scorse ore, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha presentato un esposto alla Dna (Direzione nazionale antimafia), allarmata dal numero spropositato di domande di nulla osta al lavoro per extracomunitari, durante il click-day, rispetto al numero dei potenziali datori di lavoro, soprattutto in Campania. Ma anche in Lombardia il sistema non ha funzionato, si è dimostrato rigido e ha portato irregolarità e storture, come segnalato sistematicamente da “Ero Straniero“ in questi anni, numeri alla mano.

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Per quanto riguarda i flussi 2022, a quasi due anni dall’invio delle domande, solamente poco più di un terzo delle persone chiamate per lavorare in Lombardia dal proprio paese d’origine si è stabilizzata con la sottoscrizione di un contratto di soggiorno e con un contratto di lavoro regolare, con un rapporto tra contratti sottoscritti e quote stabilite pari al 38,56% (35%, il dato nazionale). Ciò significa concretamente che il rimanente 62% circa delle persone in ingresso si divide tra chi di fatto non riesce a far ingresso e chi rimane in condizione irregolare sul territorio. "Interessante notare che nel 2022 le prefetture della Regione Lombardia, così come quelle del resto del Paese, usano pochissimo l’istituto del permesso di soggiorno per attesa occupazione e, su un totale nazionale di 309 rilasci di questa tipologia nel 2022, la regione lombarda ne rilascia solo 25 pari a circa l’8% del totale nazionale”, spiega la campagna “Ero Straniero“. Non si tratta di un dettaglio: l’unica strada prevista dalla normativa, infatti, per prevenire la creazione di irregolarità se causata da disfunzioni del meccanismo dei flussi è proprio il rilascio di un permesso di soggiorno per attesa occupazione per quanti, già titolari di un permesso per lavoro, perdono il loro impiego. Per questo, a marzo, la campagna “Ero straniero“ aveva sollevato il problema e chiesto di inserire l’obbligo di rilascio del permesso per attesa occupazione al ministro dell’Interno Piantedosi. Per il 2023, a fronte di 2.000 quote in ingresso per lavoro stagionale e 3.336 quote per lavoro non stagionale (per un totale di 5.336 quote), la Lombardia vanta un tasso di successo (rapporto tra contratti sottoscritti e quote stabilite) del 19,02%, sotto il 23,52% del totale nazionale. “La differenza tra il tasso di successo della procedura nel 2022 e quanto rilevato rispetto alle quote per il 2023 dice innanzitutto che, tranne qualche eccezione, i problemi sono diffusi e riguardano una procedura che si configura come un percorso a ostacoli burocratici”.