Covid Italia e Lombardia, bollettino del primo aprile: 23.649 nuovi casi, 501 decessi

Lieve calo dei contagi e della pressione sugli ospedali, ma aumentano i morti. Il tasso di positività è del 6,6% (ieri era del 6,8)

Il bollettino Covid di oggi, primo aprile 2021

Il bollettino Covid di oggi, primo aprile 2021

Sono 23.649 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano 23.904. Sono invece 501 le vittime in un giorno (ieri 467). Sono 356.085 i tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore. Ieri i test erano stati 351.221. Il tasso di positività è del 6,6%, in calo dello 0,2% rispetto a ieri, quando era al 6,8%. In leggero calo la pressione sulle strutture ospedaliere: i ricoverati con sintomi sono 28.949, con un decremento di 231 rispetto a ieri, mentre i pazienti in terapia intensiva sono 3.681, meno 29 rispetto a ieri. La regione con più nuovi casi è la Lombardia (4.483), seguita da Piemonte 2.584 e Puglia (2.369).

Mentre il Piemonte registra per la prima volta da cinque settimane un calo dei nuovi positivi e la Puglia invece un boom di contagi (Michele Emiliano ha fatto un appello ai pugliesi: "Non uscite"), la Lombardia cerca di rimediare a tutti i problemi e gli intoppi di una campagna vaccinale zoppa. Guido Bertolaso ha spiegato così il cambio di passo: entro il 18 luglio saranno vaccinati anche tutti gli under 49. Altra grossa novità, da domani, venerdì 2 aprile, dalle 8 si potranno effettuare le prenotazioni per la fascia d’età 75-79 anni sul nuovo portale di Poste italiane

Il piano vaccinale della Lombardia: tutte le tappe per ogni fascia d'età 

I contagi in Italia / PDF

 

La situazione in Lombardia

 In Lombardia si sono registrati 4.483 nuovi casi  a seguito di 58.881 tamponi effettuati. In crescita il numero delle vittime (127) contro le 100 di ieri che portano il totale a 30.862. In leggero calo i ricoveri in terapia intensiva (-3) a 860. In netto miglioramento invece la situazione degli altri reparti: 6.823 (-210). Il tasso di positività (il rapporto tra positivi e tamponi effettuati) è del 7,6% (ieri era 6,9%). Per quanto riguarda le province, sono 1.085 i nuovi casi nella città metropolitana di Milano, di cui 435 a Milano città, 613 a Brescia, 501 a Varese, 458 a Monza e Brianza, 427 a Bergamo, 421 a Como, 205 a Pavia, 203 a Mantova, 168 a Cremona, 154 a Lecco, 74 a Sondrio, 71 a Lodi.  

Le regioni

Abruzzo

Sono 272 i casi di Covid-19 registrati oggi in Abruzzo (ieri erano 314) e risultati dai 4.896 test eseguiti (3.500 tamponi molecolari e 1.396 test antigenici). Il totale dei contagi, da inizio emergenza, sale a 65.508. I casi di oggi fanno riferimento a persone di età compresa tra un anno e 93 anni, inclusi 43 giovani sotto i 19 anni.  Il bilancio dei pazienti deceduti registra 9 nuovi casi (due dei quali avvenuti nei giorni scorsi, mai riferiti solo oggi dalle Asl) e sale a 2.145. I decessi di oggi riguardano persone di età compresa tra i 60 e i 94 anni. Sono 606 i pazienti (-1 rispetto a ieri) ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 69 (+1 rispetto a ieri con 6 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 9.466 (+9 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 53.222 dimessi/guariti (+253 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 10.141 (+9 rispetto a ieri). Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici, è pari a 5,5 per cento.

Alto Adige

Quattro decessi (ieri erano tre) per un totale di 1.130 vittime da inizio pandemia,117 nuovi casi (ieri erano 120) e 190 ricoveri: sono questi i dati dell'odierno bollettino Covid in Alto Adige. I laboratori dell'Azienda sanitaria nelle ultime 24 ore hanno effettuato 985 tamponi molecolari e registrati 43 nuovi casi positivi. Inoltre 74 test antigenici positivi su 12.495 effettuati. Continua il calo dei pazienti ospedalizzati. In rianimazione sono ricoverati 26 pazienti, di cui uno in Austria, 85 nei normali reparti ospedalieri e 79 nelle cliniche private. In quarantena attualmente si trovano 3.472 altoatesini. 

Basilicata

Sale a 431 il numero di decessi in Basilicata a causa del Covid-19. Ieri registrati altri due decessi (come ieri) e 190 nuovi contagi a fronte di 1.388 tamponi molecolari (ieri erano stati 158 positivi su 1.324 tamponi). Nella stessa giornata sono state registrate 91 guarigioni di residenti in Basilicata. Con questo aggiornamento i lucani attualmente positivi sono 4.609 di cui 4.416 in isolamento domiciliare. Sono 14.087 le persone residenti in Basilicata guarite dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Le persone attualmente ricoverate nelle strutture ospedaliere lucane sono 193 di cui 13 in terapia intensiva. E intanto a partire da domani 2 aprile è revocata la zona rossa al Comune di Forenza, che aveva le restrizioni massime a causa dell'andamento epidemiologico. Restano rossi i Comuni di Picerno, Pomarico, Teana ed Episcopia.

Calabria

In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 631.063 soggetti per un totale di 671.400 tamponi eseguiti (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). Le persone risultate positive al coronavirus sono 47.480 (+522 rispetto a ieri), quelle negative 583.583. Dall'inizio dell'emergenza i decessi sono 823 (+4 rispetto a ieri), i ricoveri sono 442 (+17 rispetto a ieri), dei quali 34 in terapia intensiva. Gli attualmente positivi sono 10.636.

Campania

È in aumento il numero dei casi positivi al Covid in Campania. Secondo i dati dell'Unità di Crisi della Regione Campania sono 2.258 i positivi nelle ultime 24 ore (734 sintomatici) su 19.536 tamponi molecolari esaminati. Se ieri il tasso di incidenza era del 10.5%, oggi è dell'11,55%. 55 i decessi - 36 deceduti nelle ultime 48 ore, 19 deceduti in precedenza ma registrati ieri - e 2.571 i guariti. In merito alla situazione degli ospedali, resta invariato a 160 il numero dei posti letto occupati in terapia intensiva al pari di quelli della degenza, oggi 1.586 e ieri un posto in più.

Emilia Romagna

I nuovi casi giornalieri di coronavirus tornano a salire in Emilia-Romagna, attestandosi su 1.809 sulla base di 31.179 tamponi (ieri c'erano stati 1.490 nuovi contagi su un totale di 31.192 tamponi) delle ultime 24 ore, mentre il trend in calo prosegue per i ricoveri con circa un centinaio di pazienti in meno negli ospedali: nove in meno nelle terapie intensive (per un totale di 381) e 90 in meno nei reparti Covid (3.337). Le vittime sono 67 (ieri 58) e tra queste c'è anche una bimba di 11 anni del Modenese. Si tratta della piccola, gravemente cardiopatica, morta il 26 marzo al Sant'Orsola di Bologna. Nonostante la notizia fosse già circolata, precisa la Regione, il suo decesso è stato inserito soltanto oggi nel report per le verifiche necessarie a confermare in maniera ufficiale la morte per Covid-19.

Friuli Venezia Giulia

Oggi in Friuli Venezia Giulia su un totale di 11.623 test effettuati sono state riscontrate 720 positività al Covid (ieri erano 644 su un totale di 10.855): 481 da 8.075 tamponi molecolari, con una percentuale di positività del 5,96%; 239 da 3.548 test rapidi antigenici (6,74%). I decessi registrati sono 15. I ricoveri nelle terapie intensive sono 81 (-1) e quelli in altri reparti a 652 (-12). Lo comunica in una nota il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. I decessi complessivamente ammontano a 3.322.

Lazio

Sono 51.048 i casi attualmente positivi a Covid-19 nel Lazio, di cui 3.044 ricoverati, 362 in terapia intensiva e 47.642 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono in totale 229.560, i decessi 6.777 e il totale dei casi esaminati è pari a 287.285, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.

Liguria

Boom di casi di positività in Liguria: 710 quelli segnalati nell'ultimo bollettino diffuso dalla Regione. Cresce anche il numero dei ricoveri ospedalieri: sono 719, 9 in più di ieri. Di questi 71 sono in terapia intensiva. Salgono a 3.889 i decessi di persone positive al coronavirus, 10 in più di ieri. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 5.458 tamponi molecolari e 2.992 antigenici rapidi. Sul fronte vaccini, dei 375.880 consegnati, ne sono stati somministrati 303.324, ovvero l'81%. E intanto il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti firmerà oggi l'ordinanza che dispone la zona rossa nel Ponente ligure, nelle province di Savona e di Imperia, da domani, venerdì 2 aprile, fino a domenica 11 aprile compresa. La decisione è stata assunta oggi pomeriggio alla luce degli ultimi dati comunicati da Alisa sull'andamento della pandemia e d'intesa con i sindaci e Anci Liguria, al termine della riunione convocata in videoconferenza dal governatore. 

Marche

Sono 487 i positivi al Covid rilevato nelle ultime 24 ore nelle Marche. Secondo il Servizio Sanità della Regione, "sono stati testati 5.448 tamponi: 2.989 nel percorso nuove diagnosi (di cui 879 nello screening con percorso antigenico) e 2.459 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 16,3%). Su 487 positivi, 178 sono in provincia di Ancona, 117 in quella di Pesaro Urbino, 89 in quella di Macerata, 49 in quella di Ascoli Piceno, 22 in quella di Fermo e 32 fuori regione. Sugli 879 test del percorso screening antigenico "sono stati riscontrati 74 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all'8%. Il totale dei positivi individuati dall'inizio della crisi pandemica è salito così a 88.857.   

Molise

Il Molise nel mese appena trascorso segna il record di decessi dall'inizio della pandemia. Sono infatti poco più di 90 le vittime del Covid (88 i morti conteggiati dall'Asrem nel suo bollettino ai quali vanno aggiunti diversi altri pazienti molisani morti dopo essere stati trasferiti con la cross negli ospedali di altre regioni). Mai da quando è scattata l'emergenza sanitaria in regione si era raggiunto un numero così elevato. La maggior parte dei decessi in regione si è registrata nella seconda ondata, oltre il 90 per cento. Su 440 vittime, 400 sono avvenute negli ultimi cinque mesi (da novembre a marzo) e solo 40 da marzo a ottobre. Nel dettaglio ci sono stati 10 morti a marzo, 11 ad aprile e uno a maggio e giugno. Poi zero decessi a luglio e agosto, uno solo a settembre, 16 a ottobre. Seguono infine i dati più tragici: 80 morti a novembre, 72 a dicembre, 76 a gennaio, 84 a febbraio e più di 90 a marzo.

Piemonte

Per la prima volta dopo cinque settimane di aumento si registra per il Piemonte una riduzione, seppur lieve, dei casi segnalati. Anche la percentuale di positività dei tamponi si riduce lievemente (da 14.2% a 13.8%). In crescita il tasso di occupazione dei posti letto, che passa da 55% a 59% per le terapie intensive e da 61% a 66% per i posti letto di area medica. L'Rt puntuale scende a 0.96 (era 1.17) e l'Rt medio 0.98 (era 1.16). L'incidenza resta superiore a 250 casi ogni 100 mila abitanti. I nuovi casi sono 2.584 (di cui 264 dopo test antigenico), pari al 6,0% dei 43.334 tamponi eseguiti, di cui 29.401 antigenici. Dei 2.584 nuovi casi, gli asintomatici sono 961 (37,2%). Il totale dei casi positivi diventa quindi 315.892. I ricoverati in terapia intensiva sono 376, invariati rispetto a ieri. I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.887(+14 rispetto a ieri). Sono 28 i decessi. Il totale è ora di 10.336 deceduti risultati positivi al virus. I pazienti guariti sono complessivamente 270.809 (+2.868 rispetto a ieri).

Puglia

Nuovo record oggi in Puglia di casi positivi al Covid 19 su un numero di test, rispetto a ieri, leggermente inferiore. Secondo quanto si legge nel bollettino epidemiologico quotidiano stilato dalla Regione sulla base dei dati del Dipartimento della Salute, su 13.293 tamponi per l'infezione da coronavirus, sono emersi 2.369 contagi. Ieri i nuovi casi erano 1.962 su 13.847 test.  E' calato il numero di morti. Oggi sono 36, contro i 43 di ieri. In tutto in Puglia hanno perso la vita 4.848 persone. Sono 142.501 i pazienti guariti mentre ieri erano 141.343 (+1.158). Balzo in avanti notevole dei casi attualmente positivi: sono 48.032 mentre ieri erano 46.857 (+1.175).  I pazienti ricoverati sono 2.115 mentre ieri erano 2.100 (+15). Il totale dei casi positivi Covid in Puglia dall'inizio dell'emergenza è di 195.381.

Toscana

In Toscana i nuovi casi positivi Covid registrati sono 1.631 (ieri erano 1.538) su 28.836 test di cui 17.109 tamponi molecolari e 11.727 test rapidi, con un tasso dei nuovi positivi del 5,66% (14,7% sulle prime diagnosi). Rispetto a ieri è più alto il dato dei nuovi casi  mentre è sostanzialmente stabile quello dei test (erano 29.060), con una lieve aumento del tasso di positivi (era del 5,29%). Sono 1.631 i positivi in piu' rispetto a ieri (1.579 confermati con tampone molecolare e 52 da test rapido antigenico). Dall'inizio dell'epidemia in sono 197.005 i casi di positività al Coronavirus. I nuovi casi sono lo 0,8% in più rispetto al totale del giorno precedente. L'età media dei 1.631 nuovi positivi odierni è di 45 anni circa (il 17% ha meno di 20 anni, il 22% tra 20 e 39 anni, il 35% tra 40 e 59 anni, il 19% tra 60 e 79 anni, il 7% ha 80 anni o più). I guariti crescono dello 0,8% e raggiungono quota 163.197 (82,8% dei casi totali). Gli attualmente positivi sono oggi 28.428, +1,1% rispetto a ieri. Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 1.849 (24 in più rispetto a ieri, +1,3%), 265 in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri). Oggi si registrano 32 nuovi decessi: 19 uomini e 13 donne con un'età media di 79,6 anni. 

Trentino

Sono 4 i decessi per coronavirus in Trentino nelle ultime 24 ore, mentre i nuovi contagi sono 140: 64 intercettati da 1.334 tamponi molecolari e 76 da 1.080 test rapidi antigenici. I dati sono stati resi noti in conferenza stampa dall'assessore Stefania Segnana. I decessi sono avvenuti tutti in ospedale. Gli attuali ricoverati sono 249, di cui 47 in terapia intensiva, in calo rispetto a ieri. I nuovi ingressi in ospedale sono 17, 16 le dimissioni. I vaccini finora somministrati sono 98.445, di cui 33.098 seconde dosi.

Sardegna 

Ancora alto il numero dei contagi in Sardegna anche se si registra un calo rispetto a ieri, mentre aumentano ancora i ricoveri. Sono 351 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore che portano il totale a 45.854 (ieri erano stati 444). Si registrano anche quattro nuovi decessi (1.238 in tutto). In totale sono stati eseguiti 1.012.513 tamponi, per un incremento complessivo di 7.247 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l'isola un tasso di positività del 4,8%. Sono invece 236 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+14), mentre restano 34 i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 14.384. I guariti sono complessivamente 29.770 (+90), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell'Isola sono attualmente 192. Sul territorio, dei 45.854 casi positivi complessivamente accertati, 11.580 (+125) sono stati rilevati nella Citta' Metropolitana di Cagliari, 7.119 (+47) nel Sud  Sardegna, 3.797 (+13) a Oristano, 9.053 (+80) a Nuoro, 14.305 (+86) a Sassari.

Sicilia

Dato in aggiornamento

Umbria

Tornano sotto quota 400 i ricoverati affetti dal virus negli ospedali, oggi 391, 17 in meno di ieri, 57 dei quali, tre in meno, nelle terapie intensive. In leggera risalita gli attualmente positivi, 4.812, sei in più, legati a 174 nuovi positivi, 165 guariti e tre morti. Nell'ultimo giorno sono stati analizzati 3.120 tamponi e 2.517 test antigenici. Il tasso di positività è del 3 per cento sul totale (ieri 2,8) e del 5,5 (ieri 5,6) sui soli molecolari. 

Valle d'Aosta

Nessun decesso (ieri se n'era registrato uno) e 52 nuovi casi positivi al Covid 19 (ieri erano 62) in Valle d'Aosta che portano il totale complessivo dei contagi da inizio epidemia a 9.350. I casi positivi attuali sono 929 in crescita di 27 unità rispetto a ieri di cui 49 ricoverati in ospedale, nove in terapia intensiva, e 871 in isolamento domiciliare. I guariti sono saliti a 7.996, + 25 rispetto a ieri, i tamponi fino ad oggi effettuati sono 96.248 + 926 di cui 14.745 processati con test antigienico rapido. Da inizio epidemia i decessi di persone risultate positive al Covid in Valle d'Aosta sono 425.

Veneto

Sono 1.633 i contagi Covid registrati in Veneto nelle ultime 24 ore (ieri erano 2.317) e 28 i decessi. Lo riferisce il bollettino della Regione. Il totale degli infetti da inizio dell'epidemia sale a 384.471, quello delle vittime a 10.653. Frena invece la pressione sugli ospedali, che oggi contano 1.944 posti letto occupati da malati Covid (+2) nei normali reparti medici, e 298 (-1) nelle terapie intensive. I soggetti attualmente positivi in regione sono 38.618 (-79). I decessi sono stati 28. Al momento la variante inglese è prevalente all'88,5%, e quella brasiliana è presente all'1,4%. "Per ora i dati ci dicono che un contenimento c'è", commenta il presidente della Regione Luca Zaia.

La mappa dell'Europa

In Italia restano sette le regioni e due le province autonome in rosso scuro, la fascia di massimo allarme per Covid-19, nella mappa epidemiologica d'Europa aggiornata dall'Ecdc, centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Ma cambia l'elenco: e infatti a colorarsi di rosso scuro questa settimana è la Valle D'Aosta, che quindi si va ad aggiungere a Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Puglia. Sempre in rosso scuro le province autonome di Trento e Bolzano. Mentre la Campania, che la scorsa settimana era in rosso scuro torna rossa, secondo la cartina diffusa via social. Solo la Sardegna resta salda in arancione, colore che contraddistingue un livello più basso di rischio. Il resto dell'Italia è rossa.

La campagna vaccinale

La fondazione Gimbe, nel suo monitoraggio indipendente relativo alla settimana 24-30 marzo, torna sul tema dei vaccini per lanciare l'allarme: l'Italia è in ritardo. "E' ancora indietro la protezione di anziani e fragili: degli over 80 il 28,3% ha completato il ciclo vaccinale e il 27,4% ha ricevuto solo la prima dose. Ancora ai nastri di partenza la fascia 70-79 anni e nessun dato disponibile sui fragili. Eppure solo una rapida e massiccia immunizzazione di anziani e persone vulnerabili permetterà di riaprire in sicurezza il Paese". 

"Se i vaccini rappresentano la via maestra per uscire gradualmente dalla pandemia - ricorda Nino Cartabellotta - è bene ribadire l'inderogabile necessità di proteggere in maniera prioritaria le persone fragili, più a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19 che richiedono assistenza ospedaliera. Con l'attuale livello di sovraccarico degli ospedali, che non si ridurrà in tempi brevi, non possiamo più permetterci un nuovo rialzo di ricoveri e terapie intensive una volta avviate le graduali riaperture del Paese. Altrimenti continueremo a rimanere ostaggio delle misure restrittive, il cui obiettivo primario è proprio quello di limitare il sovraccarico ospedaliero". A

l 31 marzo risultano consegnate alle Regioni 11.247.180 dosi, pari al 71,7% delle dosi previste per il primo trimestre 2021. Cifre al netto di ritardi di notifica, viste le dichiarazioni del Commissario Figliuolo che ha annunciato che “solo questa settimana ne stanno arrivando circa 3 milioni: il 29 marzo oltre 1 milione di Pfizer, il 31 marzo oltre 500.000 Moderna e oltre 1,3 milioni di AstraZeneca su un totale di 14,2 milioni realizzato nel primo trimestre”.

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I decessi

Sul fronte decessi, l'età media dei pazienti morti per Covid-19 è di 81 anni. Nella seconda fase della pandemia i decessi riguardano persone più anziane e con condizioni di salute preesistenti peggiori. E' quanto emerge dall'ultimo report dell'Istituto Superiore di sanità, un focus dedicato alle "Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all'infezione da Sars-CoV-2 in Italia", aggiornato al 30 marzo.  Le donne decedute sono 46.852 (43,9%) su un totale di 106.789 morti, e hanno un'età più alta rispetto agli uomini (donne 86 anni - uomini 80 anni).  Il 28,4% dei pazienti deceduti per Covid-19 in Italia, dall'inizio della pandemia, è stato registrato in Lombardia. A dare i numeri anche la Chiesa: sono 269 i preti morti a causa del Covid-19 in Italia dall'1 marzo 2020 all'1 marzo 2021.

Il nuovo decreto: cosa succede dal 7 aprile?

Il nuovo decreto legge Covid licenziato ieri sera prevede fino a fine mese un'Italia in rosso o arancione, nessuna regione potrà tornare in zona gialla. Tuttavia dal 7 aprile anche nelle zone rosse riapriranno in presenza i nidi, le scuole d'infanzia, le elementari e le prime medie e i governatori non potranno emanare ordinanze più restrittive per sospendere l'attività in presenza. Senza zone gialle, ma solo con quelle rosse e arancioni, è stato prorogato anche il divieto di spostamento tra le regioni (in scadenza ieri, 27 marzo). Si potranno varcare i confini soltanto per "comprovate esigenze" - motivi di lavoro, salute e urgenza - con l’autocertificazione.  Rimane la possibilità di andare nelle seconde case anche se si trovano nelle regioni in fascia rossa, soltanto un nucleo familiare e a condizione che non ci siano altre persone. Alcuni governatori — Toscana, Valle d’Aosta, Puglia, Alto Adige e Campania — hanno però deciso di impedire i trasferimenti e hanno firmato ordinanze che vietano l’ingresso da altre regioni a chi ha una seconda abitazione. Una stretta potrebbe arrivare nel fine settimana del 25 aprile e del 1° maggio. Per evitare gli spostamenti tutta Italia dovrebbe tornare in zona rossa, come accade a Pasqua.