Covid Lombardia oggi, bollettino del 30 aprile: 6.973 nuovi contagi, 20 decessi

A poche ore dalle nuove norme su green pass e mascherine, resta alta la soglia dell'attenzione sulla diffusione del virus. In Italia, oggi, 53602 casi e 130 morti

Milano, 30 aprile 2022 - A poche ore dall’introduzione delle nuove norme su green pass e mascherine, resta comunque alta la soglia di attenzione sulla diffusione del Covid e delle sue varianti. Una delle più recenti peraltro, Omicron 4, è stata isolata al San Gerardo di Monza. Riflettori puntati sui dati di oggi, dunque. La Lombardia è la regione col più alto numero di nuovi contagi: 6.973. In Italia, 53.602 casi e 130 decessi.

Il Covid in Lombardia

Sono 6.973 i nuovi contagi in Lombardia, 20 i decessi, 55.685 i tamponi effettuati. Il tasso di positività è in discesa e passa al 12,5% (ieri era al 12,8%). Il numero dei ricoverati è in calo nelle terapie intensive (-1, 33) e nei reparti (-6, 1.227). I morti da inizio pandemia salgono a 39.935. A Milano sono stati segnalati 2.087 casi. Bergamo 534, Brescia 934, Como 445, Cremona 246, Lecco 270, Lodi 124, Mantova 330, Monza e Brianza 599, Pavia 392, Sondrio 154, Varese 623.

La pandemia in Italia

Oggi, in Italia, 53.602 casi e 130 decessi. In calo ricoveri (-116) e intensive (-5). 383.073 i tamponi effettuati, la positività cala al 14%. Attualmente i ricoverati con sintomi sono 9.826, mentre nelle terapie intensive 3 ci sono 66 persone. 1.229.379 le persone attualmente positive al Covid, 17.738 in meno nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. In totale sono 16.463.200 gli italiani contagiati dall'inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 163.507. I dimessi e i guariti sono 15.070.314, con un incremento di 71.625 rispetto a ieri. Le regioni con il maggior numero di casi, dopo la Lombardia (6.973), sono Campania (6.051), Veneto (5.549), Lazio (5.506) ed Emilia Romagna (4.651). 

Pregliasco: "Non credo ci sarà una quinta ondata"

"Tutte le aperture facilitano la diffusione del virus, in questa fase abbiamo un plateau dopo la quarta ondata, non credo ce ne sarà una quinta ma un continuum di presenza del virus con tendenza si spera al degradare". Queste le parole del virologo dell'Università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco. 

Galli: "1 maggio sia una festa nel segno della responsabilità"

"Il primo maggio è una festa che è anche un richiamo alla responsabilità civile e morale. Spero che questo richiamo resti anche per ricordare che, oltre alla guerra in atto che ci angoscia, c'è ancora una pandemia che non è stata vinta", ha commentato Massimo Galli, ex direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco. “"n una situazione in cui c'è circolazione virale il rischio è evidente - le parole in riferimento al concerto in programma domani a Roma - in eventi dove c'è una concentrazione di persone. Rischio dato dal fatto che, anche per un'infezione che ha una gravità inferiore rispetto al passato, ci sono ancora casi seri e decessi. La responsabilità individuale nei confronti di se stessi e degli altri è fondamentale".