Covid, il business dei tamponi: gli italiani hanno speso oltre 2 miliardi per i test

Oltre 26 milioni di persone si sono sottoposte ad almeno un test a pagamento da marzo del 2020 a oggi

Tamponi rapidi in farmacia

Tamponi rapidi in farmacia

Milano, 17 febbraio 2022 - Negli ultimi giorni la corsa ai tamponi è rallentata. Ieri ad esempio sono stati poco più di 555mila (fra molecolari e antigenici) quelli effettuati e processati, mentre sotto Natale erano più di un milione al giorno.

E prorio i tamponi da quando è iniziata la pandemia hanno rappresentato un costo, spesso non indifferente, per gli italiani e un affare, sempre non indifferente, per le società che li producono.

Tanto che i tamponi fai da te a un certo punto erano diventati introvabili (sotto Natale in farmacia era quasi impossibile averne) mentre oggi si possono facilmente trovare anche su appositi scaffali creati nei supermercati.

Un fenomeno che ha portato l'Istat a inserirli nel paniere dei beni di consumo utilizzato per calcolare inflazione e costo della vita.

Tampone, quanto mi costi

Ma quanto hanno speso gli italiani in tamponi da inizio pandemia? Gli italiani hanno speso di tasca propria oltre 2 miliardi di euro per sottoporsi ai tamponi; il dato arriva dall’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, realizzata su un campione rappresentativo della popolazione nazionale adulta.

Quanti italiani hanno fatto almeno un tampone?

Una ricerca da cui è emerso che da marzo 2020 ad oggi sono circa 26,8 milioni i maggiorenni che hanno fatto uno o più tamponi a pagamento, con una spesa media pro capite di circa 76 euro.

Il costo della pendemia

"Il costo dei tamponi è solo una delle spese che, causa pandemia, hanno iniziato a gravare sulle famiglie italiane", spiega Irene Giani, responsabile polizze vita e salute di Facile.it. "Un aiuto economico in questo senso può arrivare dalle assicurazioni a tutela della salute; generalmente il tampone non è escluso dalle coperture per esami diagnostici, ma occorre un certificato medico che dichiari che serve per avere conferma della diagnosi di Covid. Se si tratta di un tampone effettuato prima di un viaggio, invece, è bene sapere che alcune polizze ne rimborsano il costo in caso di positività".

Spesa procapite

Per quasi 1 italiano su 5 l’importo pagato è stato ben più alto della media; 3,4 milioni di individui hanno speso tra i 100 e i 200 euro, mentre quasi 2 milioni hanno dovuto mettere a budget più di 200 euro; le fasce anagrafiche che in media hanno pagato di più sono i 25-34enni (93 euro) e i 45-54enni (81 euro). Dal punto di vista territoriale, sono i residenti nel Centro Italia coloro che, sempre in media, hanno speso di più per fare tamponi a pagamento (81 euro). Il costo ha gravato, seppur in modo differente, sia sui lavoratori (80 euro) sia sui disoccupati (60 euro).

Antigenico o molecolare?

Ma quali e quanti tamponi hanno fatto gli intervistati? Il 51% ha dichiarato di aver fatto un test rapido in farmacia o presso altra struttura sanitaria, il 36% un molecolare mentre il 32% un rapido in autosomministrazione, per una media di 6 tamponi a testa. Interessante notare che di questi 6 tamponi ben 4 sono stati fatti negli ultimi tre mesi e, di conseguenza, gran parte dei costi si sono concentrati in questo lasso di tempo: se come detto, in media, gli italiani hanno messo a budget 76 euro per verificare il proprio stato di salute rispetto al Covid, 52 euro sono stati spesi solo negli ultimi tre mesi.

Nella maggior parte dei casi ci si è sottoposti a tampone a seguito di un contatto con un soggetto positivo (35,1%), perché non ci si sentiva bene (30,6%) o, anche senza averne obbligo, perché un parente/conoscente aveva avuto un contatto con un positivo (19,6%); 3,6 milioni quelli che lo hanno fatto per poter lavorare. In ultimo, ben due milioni di persone hanno fatto il test solo per semplice paura.