Coronavirus Lombardia, 98 nuovi casi e 6 morti. Stabili le terapie intensive

Nuovi contagi in linea con quelli di ieri (95) ma a fronte di 1.400 tamponi in meno. Altre 73 persone guarite/dimesse

Coronavirus

Coronavirus

Milano, 5 luglio 2020 - E' di 98 nuovi casi, a fronte di 8.772 tamponi, e 6 decessi (16.697 dall'inizio dell'epidemia) il bollettino del coronavirus in Lombardia nella giornata odierna, domenica 5 luglio. Ieri i nuovi contagi erano stati 95 (su 10.160 tamponi effettuati) e i morti 16. Dei 98 nuovi casi odierni , 43 arrivano a seguito di test sierologici e 20 sono 'debolmente positivi'. I guariti/dimessi aumentano di 73 unità, per un totale complessivo di 65.997 guariti e 2.277 dimessi; i ricoverati in terapia intensiva restano 36 come ieri, quelli negli altri reparti calano di uno attesntandosi a 230.

Coronavirus Lombardia 5 luglio
Coronavirus Lombardia 5 luglio

I dati nelle province

In Lombardia preoccupa in particolare il Mantovano, dove ci sono 17 nuovi casi registrati di positività al Covid, in parte legati probabilmente ai focolai che si sono sviluppati in alcuni macelli e salumifici. Il dato di Mantova riportato dal bollettino della Regione, supera i nuovi positivi registrati a Milano, che sono 16 di cui sette in città. A Bergamo, dove in città prosegue una campagna di test sierologici, i nuovi casi sono 33, a Brescia 6 e a Como 5. Seguono Cremona (5), Monza (5), Pavia (3), Lodi (2), Varese (3), Lecco (1) e zero a Sondrio.

Bloccati 6 focolai

"I 'protocolli Anticovid', messi in atto dall'Ats Valpadana in collaborazione con medici di base, medici del lavoro e aziende, hanno permesso di soffocare 6 focolai prima ancora che si propagassero: 1.500 tamponi eseguiti, 70 persone positive di cui 58 residenti sul territorio lombardo, 54 in provincia di Mantova e 4 in provincia di Cremona". Lo afferma in una nota l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, specificando che l'Ats locale "nelle ultime due settimane ha svolto una intensa attività di controllo, tracciamento, sorveglianza e prevenzione, in particolare nell'ambito di 6 realtà produttive nel territorio di competenza".

Burioni: "Non è una seconda ondata"

Ci sono dunque numerosi piccoli focolai che si stanno sviluppando in Italia e in Lombardia, ma il virologo Roberto Burioni, dell’università San Raffaele - Vita salute di Milano, invita alla calma. "Si tratta di una situazione di grande attenzione- ha commentato - non di pericolo. E non abbiamo a che fare con una seconda ondata. Il fatto è che il virus, seppur in modo limitato, continua a circolare ed è fondamentale intercettare e spegnere subito i focolai".