Coronavirus in Lombardia: risalgono i contagi, ma oltre 19 mila tamponi. Altri 21 decessi

Il rapporto controllati-positivi scende da 2,5% a 2,1%. Cala il dato dei ricoverati in terapia intensiva, aumentano i guariti

Emergenza coronavirus (Fotoprint)

Emergenza coronavirus (Fotoprint)

Milano, 6 giugno 2020 - Risale il dato relativo ai lombardi con tampone positivo al Covid-19: la crescita riferita ieri dal Pirellone è di 402 unità contro gli 84 comunicati giovedì. Nonostante l’aumento del dato assoluto a confortare è il rapporto tra i test effettuati e quelli risultati positivi: la percentuale scende al 2,1% rispetto al 2,5% del giorno prima. Cala ulteriormente il dato riferito ai pazienti Covid più gravi, quelli ricoverati nei reparti ad alta intensità di cure degli ospedali lombardi. Sono cinque in meno i letti occupati, una diminuzione che consolida la tendenza. Complessivamente restano ricoverati 2.960 pazienti, sei in più, ma in condizioni meno critiche. Nelle ultime ventiquattro ore sono guariti 752 nuovi pazienti un numero molto più alto rispetto ai 41 comunicati dalla Regione giovedì. Si tratta di lombardi che hanno contratto il virus e le cui condizioni hanno reso necessario o il ricovero in ospedale o almeno il passaggio in pronto soccorso. Sono 21 le vittime con tampone positive al coronavirus registrate nelle ultime ventiquattro ore. Il trend è in linea con la giornata di giovedì, quando i morti erano stati 29. Complessivamente dall’inizio dell’emergenza in Italia sono morti in 33.774.

Rt in Lombardia cresce ma è sotto soglia critica

Sono tutte con l'indice Rt sotto l'1 le regioni italiane monitorate dal ministero della Salute e dall'Istituto Superiore di Sanità. Vale anche per la Lombardia. La regione più colpita dai contagi nei mesi clou dell'emergenza ha al momento il valore più alto: un Rt pari a 0,91, in lieve risalita (nella precedente rilevazione era a 0,75) ma comunque sotto la soglia di 1, ritenuta importante dagli esperti. Come spiegato dal Ministero il periodo di riferimento riguarda i casi con data prelievo/diagnosi settimana del 25-31 maggio maggio confrontati con la settimana del 18-25 maggio. 

Covid in Lombardia: a maggio novemila sospetti, il 9% ha il virus

Dall’11 maggio , debutto del nuovo sistema di sorveglianza territoriale, sono stati più di novemila i lombardi segnalati alle Ats dai medici di base o dai datori di lavoro; per la precisione 9.178, ha spiegato ieri l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, di cui 2.772 nella prima settimana (fino a domenica 17 maggio), 3.160 nella seconda (dal 18 al 24 maggio) e 2.545 nella terza (dal 25 al 31 maggio). "Tutte queste richieste sono state prese in carico e nell’80% dei casi è già stato eseguito il tampone, per gli altri è stato prenotato", ha detto l’assessore Gallera. Il 9% dei segnalati sul territorio è risultato positivo al virus. La rete dei laboratori regionali, ha aggiunto Gallera, oggi può processare fino a 22mila tamponi in un giorno e garantire dunque gli esiti in "tempi molto più rapidi". 

La svolta della Bicocca: "Così uccid eil Covid"

Identificato il meccanismo che provoca trombosi vascolari nei pazienti Covid, una delle maggiori cause di morte legate al contagio. Una scoperta tutta italiana, dei ricercatori dell’università di Milano Bicocca, finanziata dall’Airc e appena pubblicata dalla rivista Americal Journal of Hematology. Analizzando una particolare molecola (sFlt1) prodotta dalle cellule, lo studio ha spiegato come il virus potrebbe infettare direttamente la superficie interna dei vasi nei pazienti colpiti da trombi

Effetto Coronavirus, aumentati i pazienti con disturbi del sonno

L’isolamento sociale , i problemi economici che preoccupano, l’incubo di venire contagiati. Insomma, anche dormire ai tempi di Covid-19 diventa un’autentica impresa. "Durante la pandemia sono aumentati i pazienti con disturbi del sonno. Legati, in particolare, alle non poche difficoltà di mantenere un corretto ritmo sonno-veglia. L’andare a letto più tardi alla sera e l’alzarsi più tardi al mattino hanno stravolto i nostri normali ritmi biologici. I giovani, più degli altri, riferiscono di frequenti brutti sogni: accade perchè dormono più a lungo la mattina, allungando così la fase rem in cui si sogna. Ma non solo: infatti molti si sono concessi sonnellini diurni, spesso anche prolungati, che hanno inevitabilmente creato problemi sulla qualità del sonno notturno". Lo afferma il professor Luigi Ferini Strambi, primario del Centro di Medicina del Sonno dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

Nuova ordinanza: riaprono centri benessere e funive

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato una nuova ordinanza che consente, da oggi, sabato 6 giugno, la ripresa delle attività degli impianti a fune e di risalita anche ad uso turistico, sportivo e ricreativo e la riapertura dei centri termali e benessere. Ovviamente dovranno essere rispettate le misure di prevenzione divulgate dalla Regione.

I dati nelle province

Nel corso delle ultime 24 ore, il numero di contagiati nell'area metropolitana di Milano è aumentato di 99 unità che portano il totale dall'inizio della pandemia a 23.306. Di questi, 73 sono a Milano città dove il totale è salito a 9.890. Giovedì gli aumenti erano stati rispettivamente di 31 e 16 unità ma, appunto, con un numero di tamponi nettamente inferiore. Per quanto riguarda le altre province, i nuovi positivi sono aumentati di 73 a Bergamo, di 89 a Brescia, di 18 a Como, di 11 a Cremona, di 4 a Lecco, di 10 a Lodi, di 13 a Mantova, di 8 a Monza Brianza, di 22 a Pavia, di 10 a Sondrio e di 28 a Varese.