
Milano, 8 marzo 2020 - La città più allarmata è San Giuliano Milanese, almeno stando al numero di ricerche su internet legate al coronavirus in rapporto alla popolazione. Segue Treviglio, nella Bergamasca, provincia al centro dell’emergenza. Poi Seregno, in Brianza, Lodi e Lissone. E Milano non compare neanche nella “top ten”, così come i centri della “zona rossa” del Lodigiano, in primis Codogno. Il quadro emerge da una ricerca di AvantGrade, società specializzata in digital marketing e intelligenza artificiale, sui Google Trends relativi agli ultimi 30 giorni. Uno spaccato per leggere i sentimenti dei lombardi prima e dopo lo scoppio dell’emergenza coronavirus attraverso la cartina tornasole delle ricerche di informazioni e dati effettuate su internet.
Su una scala che va da O a 100, dove 100 è il picco massimo per numero di ricerche effettuate legate a una parola, "coronavirus" è rimasto poco sopra il livello minimo fino al 23 febbraio, quando i contagi erano ancora dall’altra parte del mondo. Domenica 23 febbraio, con i primi casi in Italia, si è registrata anche l’impennata di ricerche su internet, arrivata in poche ore a quota 100 fino al 24 febbraio. Nei giorni successivi il grafico segna un calo, rimanendo comunque ad alti livelli, fino a una nuova salita dal 2 marzo in poi. Di pari passo con un numero di casi in aumento e un’emergenza che ha sconvolto gli stili di vita nelle città del Nord. "Abbiamo comparato le ricerche su internet legate al coronavirus con quelle relative a squadre di calcio come Inter, Milan e Atalanta", spiega Ale Agostini, direttore di AvantGrade e autore di libri sul digital. "Dal 23 febbraio il coronavirus batte di gran lunga il calcio – prosegue – segno anche dell’allarme e della forte preoccupazione tra i lombardi". La ricerca si è focalizzata anche sulle città, stilando una classifica (sempre su una scala da 0 a 100) delle città sulla base del numero di “interrogazioni” a Google sul coronavirus in rapporto alla popolazione. Ed emerge che l’allarme, almeno sulla base dei dati, è maggiore in centri di medie dimensioni, spesso insospettabili. Al primo posto San Giuliano Milanese, seguito da Treviglio, Seregno, Lodi, Lissone, Cologno Monzese, Cesano Boscone, Pavia, Sesto San Giovanni e Rho.
Quali sono le parole più cercate? La prima è "coronavirus", seguita da "corona virus" (con lo spazio), "coronavirus Italia", "Lombardia coronavirus" e "Milano coronavirus". Ci sono poi alcuni termini che stanno registrando in questi giorni una impennata. Soprattutto ricerche legate a scuola e coronavirus, con genitori in affanno in cerca di informazioni aggiornate sulle chiusure, "Codogno coronavirus" e "zona rossa coronavirus". In Lombardia si registra anche un boom di ricerche sul coronavirus legato ad altre regioni d’Italia, come Piemonte, Liguria e Campania, probabilmente effettuate da persone che hanno parenti in quelle zone o si preparano a una trasferta. "Leggendo i dati sulle ricerche – prosegue Agostini – è come un uragano che ha travolto tutto il resto".