Coronavirus in Lombardia, bollettino oggi 19 ottobre: 1.687 casi e 6 morti

Rapporto casi/tamponi all'11,5%, Sotto pressione gli ospedali: +3 in terapia intensiva, +71 altri ricoveri. "Più colpite zone meno toccate a marzo-aprile"

Coronavirus (Ansa)

Coronavirus (Ansa)

Milano, 19 ottobre 2020 - In Italia oggi, lunedì 19 ottobre, sono 9.338 i nuovi casi di coronavirus, rilevati sulla base di 98.862 tamponi. Un dato in netto calo ma che va letto alla luce del minor numero di tamponi processati (ieri i contagi erano 11.705, con oltre 50mila accertamenti in più). Cresce il bilancio delle vittime: oggi 73, contro le 69 di ieri. Anche in Lombardia crolla il numero dei nuovi positivi ma anche la quantità di tamponi effettuati. I nuovi casi nelle ultime 24 ore nella regione più colpita dall'emergenza Covid-19 sono 1.687 a fronte di 14.577 tamponi (ieri erano più del doppio, quasi 31mila), per un totale di 2.516.861 da inizio pandemia. Peggiora quindi rapporto tamponi-positivi: al 11,5%, con un balzo in avanti rispetto a ieri, quando era al 9,6%. Netto calo delle vittime: sei i decessi (contro i 27 di domenica), 17.084 in totale. I guariti/dimessi nelle ultime 24 ore sono 341 (85.020 guariti e 1.718 dimessi, 86.738 da inizio emergenza). Cresce ancora la pressione sugli ospedali: +3 nelle terapie intensive (113 in pazienti in totale), 1.136 i ricoverati (+71 in un giorno). Alle spalle della Lombardia per nuovi contagi la Campania, con 1.593 (12.495 tanponi), la Toscana con 986 nuovi casi (con 10.557 tamponi), il Lazio con 939 (con 17.577 tamponi) e il Piemonte con 933 (9.564 tamponi) (Tutti i dati regione per regione / TABELLA)

I dati di lunedì 19 ottobre

I dati di lunedì 19 ottobre
I dati di lunedì 19 ottobre

I dati delle province

La provincia di Milano - pur con numeri in netto calo alla luce dei tamponi effettuati - è al primo posto anche oggi per nuovi casi giornalieri. Sono 814 in Città Metropolitana, di cui 436 nel capoluogo. Numeri a tre cifre anche a Monza Brianza (+265) e Varese (+206). Incrementi più contenuti nelle altre province: +70 a Pavia, +50 a Cremona, +48 a Lodi, +39 a Brescia. A Lecco aumento di 36, a Como di 31. Più 23 a Bergamo, 17 nuovi casi a Sondrio e 13 a Mantova

Milano investita dalla seconda ondata

Particolarmente allarmante la situazione della Città Metropolitana, in forte aumento anche la curva dei contagi a Varese e Monza e Brianza. "Quello che ci preoccupa è che non sappiamo esattamente in una grossa metropoli la velocità con cui il fenomeno si può verificare - ha detto il ds di Ats Milano Vittorio Demicheli -. Ieri la nostra Ats ha lanciato un allarme e un invito ai cittadini a fare ciascuno la propria parte. Ciascuno dovrà rinunciare a qualcosa, perché in questo momento la fase del contenimento purtroppo è inefficace. Non riusciamo a tracciare tutti i contagi, a mettere noi attivamente in isolamento le persone. Chi sospetta di aver avuto un contatto a rischio o sintomi stia a casa", ha spiegato. 

Il nuovo Dpcm anti-contagio

Per arginare il dilagare del Coronavirus è stato varato ieri un nuovo Dpcm.  Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, hanno firmato il Dpcm del 18 ottobre 2020 sulle misure per il contrasto e il contenimento dell'emergenza Covid-19, dopo un innalzamento dei contagi in tutta Italia. Il provvedimento è in corso di registrazione sulla Gazzetta Ufficiale e le disposizioni si applicano a partire da oggi, 19 ottobre

Ecco cosa cambia in Lombardia /PDF

Pregliasco: "Serve sterzata a nostre abitudini"

Per il virologo Fabrizio Pregliasco "il Dpcm è un primo approccio, è il segnale che dobbiamo dare una sterzata alle nostre abitudini, rinunciando ad alcune cose superflue per evitare di arrivare a un lockdwon piu pericoloso". Bisogna quindi eliminare il superfluo e cioè "tutto cio che non è scuola, che deve essere assolutamente presidiata, e lavoro". "Purtroppo dire questo vuol dire calpestare alcune filiere come la ristorazione, l'attività turistica - ha osservato - ma credo che serva il sacrificio, che naturalmente dovrà essere ristorato per evitare una guerra tra poveri". Ciò che "preoccupa - ha sostenuto - è che si è passati da un incremento lineare ad uno esponenziale".