Colori regioni: zona gialla, arancione e rossa. Chi cambia da lunedì 3 maggio?

Migliora la Sardegna, ma peggiora la Valle d'Aosta. Stabile la situazione di Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia. E la Lombardia?

La mappa dell'Italia in base ai colori delle regioni

La mappa dell'Italia in base ai colori delle regioni

Milano, 30 aprile 2021 - Ci siamo. Oggi, il monitoraggio dell'Istituto superiore della sanità - come ogni venerdì -, stabilisce i nuovi colori delle regioni italiane. Un monitoraggio che, però, arriva troppo presto per valutare gli effetti delle riaperture scattate a inizio settimana. Da lunedì 26 aprile, il nostro Paese è quasi completamente giallo e questo colore sarà predominante anche la prossima settimana, dal 3 maggio. Sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia, la Sardegna passa da rossa ad arancione. Rimangono arancioni Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia. Tutte le altre Regioni e Province autonome sono in area gialla. Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà in giornata nuove ordinanze che entreranno in vigore lunedì. In Italia, l'indice Rt è in lieve aumento, mentre l'incidenza è in calo.

Covid, bollettino 30 aprile in Italia e Lombardia

Italia: sale indice Rt, scende incidenza

In Italia, l'indice Rt è in lieve aumento: nell'ultima settimana è a 0,85, contro lo 0,81 della settimana precedente. Scende invece l'incidenza, a 146 casi settimanali per centomila abitanti (contro i 157 di 7 giorni fa). Tuttavia, "sebbene la campagna vaccinale progredisca significativamente, complessivamente, l'incidenza resta elevata e ancora ben lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi". E' quanto si legge nella bozza del report settimanale di monitoraggio ministero della Salute-Iss. Nel periodo 7-20 aprile 2021, l' Rt medio calcolato sui casi sintomatici e' stato pari a 0,85 (range 0,80- 0,91), in lieve aumento rispetto alla settimana precedente, pero' sotto l'uno anche nel limite superiore. Si osserva un miglioramento generale del rischio, con nessuna Regione a rischio alto, mentre 11 Regioni "hanno una classificazione di rischio moderato e dieci Regioni che hanno una classificazione di rischio basso. Tre Regioni hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Campania e Sicilia) hanno una trasmissibilita' compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilita' compatibile con uno scenario di tipo uno". 

Covid Italia, scende l'incidenza: 146 casi su 100mila abitanti. Rt a 0,85

I colori delle regioni oggi 

Dal 26 aprile lItalia è per la maggior parte in zona gialla. Le regioni in questa fascia sono - e resteranno fino al 3 maggio - : Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige (sia la provincia autonoma di Bolzano che di Trento), Umbria, Marche, Abruzzo, Toscana, Lazio, Campania e Molise. Cinque le regioni in zona arancione: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta. In rosso solo la Sardegna. 

Quali regioni cambiano colore dal 3 maggio?

La Sardegna passa da rossa ad arancione. Rimangono arancioni Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia. Tutte le altre Regioni e Province autonome sono in area gialla. Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà in giornata nuove ordinanze che entreranno in vigore lunedì. 

La Valle d'Aosta diventa rossa

La Valle d'Aosta passa da arancione a rossa. Gli ultimi dati sui contagi, infatti, portano la Regione a superare, seppure di poche unità, il limite di 250 casi ogni 100.000 abitanti. Il lockdown preoccupa il governatore Erik Lavevaz, che ieri ha diramato una nota in cui spiegava come "tutti gli altri principali parametri, a partire dall'indice Rt, continuano a migliorare. Per questo motivo, la Regione ha inviato alla Cabina di regia una nota nella quale e' stato chiesto di tenere in considerazione l'andamento generale dell'epidemia, oltre all'incidenza che e' rimasta sotto la soglia di 250 fino a tutta la scorsa settimana". Da inizio pandemia, la Valle d'Aosta ha registrato 10.884 casi di persone positive al Covid-19, con 455 decessi (eta' media 83,5 anni) e 9.655 guarigioni. In questo momento 44 persone sono ricoverate all'ospedale "Parini", 7 si trovano in terapia intensiva mentre 713 sono in isolamento domiciliare. Stando alla mappa a colori dell'Europa, aggiornata dall'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie: solo questa regione ancora questa settimana rimane in rosso scuro, la fascia di massimo rischio per Covid-19, dalla quale invece restano fuori le altre Regioni della Penisola, tutte ormai di colore rosso, se si fa eccezione per la Calabria che risulta al momento di colore grigio, che equivale nella legenda dell'Ecdc a un'area per la quale "le informazioni sono insufficienti o il tasso di test è inferiore a 300 casi su 100.000". 

La Sardegna passa in zona arancione

La Sardegna, unica regione in zona rossa, passa all'arancione. "La regione registra dati da zona gialla già da due settimane", dichiara Nieddu. "La prospettiva che si apre ora e' una permanenza di due settimane nella nuova fascia. Abbiamo aperto un'interlocuzione con il ministero per valutare la possibilita' di ridurre questo periodo a una sola settimana per passare poi alla zona gialla nel caso in cui l'attuale andamento epidemiologico fosse confermato". "Se così non fosse - prosegue Nieddu - avremmo il paradosso per cui la Sardegna si troverebbe a scontare due settimane in zona arancione, avendone gia' trascorse due in zona rossa, sempre con dati da zona gialla. I parametri sono in miglioramento, l'incidenza e' scesa sotto i 100 casi per 100mila abitanti, così come l'indice di contagio RT a 0,81". "Martedi', in Conferenza Stato-Regioni torneremo a chiedere con forza la revisione di questo sistema, che non risponde alle esigenze dell'economia sarda e di tutte le altre regioni, e nemmeno alle necessita' di contenimento del quadro epidemiologico, perche' arriva sempre a inseguire parametri che sono gia' superati. Il caso della Sardegna e' emblematico: siamo sempre stati penalizzati nel momento in cui la situazione era in miglioramento e quindi fuori pericolo", conclude l'assessore.

Basilicata, Calabria, Puglia restano in zona arancione

La Basilicata rimane in zona arancione. In base a quanto riportato nella bozza del report settimanale di monitoraggio, l'indice Rt della Regione e' pari a 1,02. Nelle prossime ore il presidente della Regione, Vito Bardi, valutera' la situazione dei contagi di alcuni comuni e non si esclude una nuova ordinanza con l'introduzione della zona rossa per quei centri dove i contagi stanno aumentando, e la revoca della stessa dove i casi positivi sono calati. Anche la Calabria non cambia tonalità. Da oggi, però, entrano in vigore le ordinanze firmate dal presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, ai fini del contenimento della diffusione del Covid-19,  con le quali viene disposta l'istituzione della "zona rossa" nel Comune di Montalto Uffugo (in provincia di Cosenza) e nella frazione Paravati di Mileto (Vibo Valentia). Il provvedimento prende atto dell'interlocuzione con i sindaci dei Comuni di Montalto Uffugo e Mileto e con i dipartimenti di Prevenzione delle Azienda sanitarie provinciali di Cosenza e di Vibo Valentia. L'ordinanza istituisce le due zone rosse "dalle ore 5 del 30 aprile a tutto il 13 maggio 2021", tenuto conto che "l'incidenza del contagio, negli ultimi 7 giorni, rispetto alla popolazione residente, registra valori superiori ai livelli di allerta e interessa un cospicuo numero di individui di eta' pediatrica, con possibili ripercussioni nel setting scolastico".  La Puglia sperava di entrare in zona gialla, ma dovrà aspettare almeno una settimana. Quindi, è ancora in arancione. Oggi, il 10,3% dei 13.296 test processati per accertare i nuovi casi di coronavirus ha dato esito positivo. Si tratta di 1.344 nuovi malati di covid-19. Di questi 320 sono residenti in provincia di Bari, 284 in quella di Foggia e 257 nel tarantino. Le aree maggiormente colpite dalla pandemia. Altri 183 positivi sono stati scoperti in provincia di Lecce, 169 nella Bat e 132 nel brindisino. Quattro casi riguardano residenti fuori regione mentre altri 5, riclassificati e attribuiti, vanno tolti dal totale. Gli attualmente positivi sono 47.592 di cui 1.855 ricoverati: 61 in meno rispetto a ieri. 

Sicilia arancione ma preoccupa

Situazione preoccupante in Sicilia, soprattutto a Palermo, ma la regione resiste nella fascia arancione. In lockdown, però, tre Comuni: Ravanusa (provincia di Agrigento), Santa Caterina Villarmosa (provincia di Caltanissetta) e Nizza di Sicilia (provincia di Messina), così come richiesto dai sindaci e a seguito delle relazioni delle Asp. A prevederlo è un'ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, già pubblicata. Le restrizioni scatteranno da domenica 2 e resteranno in vigore fino a mercoledì 12 maggio. Prorogata, infine, la zona rossa per il Comune di Longi nel Messinese fino a domenica 7 maggio. 

E la Lombardia?

La Lombardia è in zona gialla da lunedì 26 aprile. Ieri, a fronte di 51.253 tamponi effettuati, sono stati 2.304 i nuovi positivi al coronavirus e il tasso di positivita' è salito dal 3,8% di ieri al 4,4%. Continuano a diminuire gli ospedalizzati: sono calati di 18 i ricoverati nelle terapie intensive (totale regionale 557 ) e di 110 quelli nei reparti (totale 3.597). Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 40 che hanno portato il totale da inizio pandemia a 32.829. I guariti/dimessi sono stati  2.461 in più di ieri, per un totale totale complessivo di 717.503, di cui 3.729 dimessi e 713.774 guariti.  La provincia più colpita è quella di Milano, dove i contagiati odierni sono 651, di cui 242 a Milano citta'. I casi nelle altre province lombarde sono a Bergamo: 179; Brescia: 277; Como: 222; Cremona: 69; Lecco: 76; Lodi: 38; Mantova: 141; Monza e Brianza: 141; Pavia: 98; Sondrio: 39.

Procede a ritmi serrati la campagna vaccinale. "Sono state somministrate 3.141.902 dosi di vaccino, pari all'85% di quelle consegnateci. Siamo in attesa di altre 750 mila dosi in arrivo settimana prossima, di cui 315 mila di AstraZeneca. Già oggi abbiamo superato il mezzo milione di dosi somministrate a settimana, con una potenzialità di 700-750 mila dosi in 7 giorni che può crescere ulteriormente", ha detto LetiziaMoratti, vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, intervenendo in audizione alla commissione sanità. "Sono 1.175.000 gli over 80 già vaccinati - ha sottolineato  Moratti- e oltre 582 mila gli over 70. Confermiamo che saremo in grado, se arrivano i vaccini, di mantenere l'obiettivo di 144 mila somministrazioni nei centri massivi e altre 30 mila effettuate da aziende e farmacie". "In poco meno di due settimane - ha spiegato Fontana - abbiamo raggiunto un doppio ambizioso traguardo che conferma la grande validità del Piano studiato e messo a punto da Guido Bertolaso. Un piano che ha portato a 3 milioni di dosi somministrate e che entro un paio di giorni ci farà superare la cifra record di 100.000 dosi effettuate in un giorno. Numeri che alcuni pensavano irraggiungibili; invece il nostro sistema ha una capacità di fuoco che ci consentirà di fare ancora meglio se la struttura commissariale ci garantirà adeguate forniture". Sul tema Covid è tornato anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala: "Mi pare però che ci sia grande volontà da parte di tutti di partecipare alla vita cittadina, di aiutare i ristoratori e quelli dei bar. Secondo me la città sta reagendo con compostezza, speriamo che sia così". "Ovviamente con il prefetto e il questore stiamo studiando la situazione per poterla gestire, perché poi qualcosa di non ideale succede sempre - ha aggiunto -. Da un lato dobbiamo essere noi fermi nel riprendere chi non si comporta in maniera giusta, dall'altro lato ogni tanto un pò di tolleranza può anche non andar male".

Le regole della zona gialla

COPRIFUOCO –  Confermato, anche in zona gialla, il coprifuoco dalle 22 alle 5. Ma, secondo el ultime dal Governo, a maggio potrebbe cambiare l'orario in base al numero dei contagi. 

Coprifuoco, a maggio l'orario può cambiare

SPOSTAMENTI - Gli spostamenti tra regioni in zona gialla tornano a essere liberi, a differenza di quelli tra zone rosse e arancioni. Per questi la mobilità in entrata e in uscita sarà consentita - con autocertificazione - per motivi di lavoro, salute e urgenza. Con una novità: si potrà viaggiare al di fuori delle zone gialle anche per turismo, se muniti di “certificazione verde”, che attesti l’avvenuta guarigione dal coronavirus, l’esito negativo di un tampone, rapido o molecolare, effettuato nelle 48 ore prima di mettersi in viaggio, o la vaccinazione.

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VISITE AD AMICI E PARENTI - Nelle zone gialle sarà consentito un solo spostamento al giorno per andare a trovare parenti e amici tra le 5 e le 22 in massimo 4 persone oltre ai minorenni sui quali si esercita la responsabilità genitoriale. Visite libere e senza restrizioni a partire dal 16 giugno.

BAR e RISTORANTI - Dal 26 aprile riaprono in zona gialla i ristoranti a pranzo e cena "con consumo al tavolo esclusivamente all'aperto". Dal primo giugno potranno aprire a pranzo anche i locali che hanno spazi al chiuso, con consumo al tavolo dalle 5 alle 18.

Bar e ristoranti, dai tavoli all'aperto al coprifuoco: le regole

SPORT, PISCINE, PALESTRE E SPORT -  Dal 26 aprile, nelle zone gialle, sarà consentito lo svolgimento all’aperto di attività sportiva anche di squadra e di contatto, come il calcetto tra amici. Rimane per il momento vietato invece usare gli spogliatoi. A partire dal 15 maggio, sempre in zona gialla, riapriranno le piscine all’aperto e, dal 1° giugno, sarà possibile tornare in palestra

PALAZZETTI E STADI SPORTIVI -  A partire da giugno, in zona gialla, si potrà andare a eventi sportivi con capienza degli stadi o palazzetti non superiore al 25% e non più di 1000 spettatori all'aperto e 500 al chiuso.

SPETTACOLI E TEATRI -  Dal 26 aprile, in zona gialla, tornano gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e altri locali o spazi all’aperto. Con qualche limitazione: dovranno svolgersi esclusivamente con posti a sedere preassegnati, nel rispetto del distanziamento di almeno un metro tra spettatori non conviventi e tra questi e il personale in servizio. La capienza consentita per questi eventi non potrà superare il 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non potrà in ogni caso essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Alcuni eventi si potranno riservare solo a chi abbia certificato verde.

MERCATI E CENTRI COMMERCIALI – Dal 15 maggio in zona gialla riapriranno mercati e i centri commerciali, anche nei giorni festivi.

FIERE E CONGRESSI – Bisognerà aspettare più tempo per la ripartenza di fiere, convegni e congressi. La data fissata è quella del 1° luglio. 

PARCHI TEMATICI E TERME – Anche centri termali e parchi tematici riapriranno a partire da inizio luglio .