Cambio colori regioni, Italia sempre più arancione: ecco chi cambia

Rt e incidenza in calo in Italia. Promosse in arancione Lombardia, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Toscana. La Sardegna in rosso

La nuova mappa dei colori delle regioni

La nuova mappa dei colori delle regioni

Milano - "Chi vaccinerà di più riaprirà prima". Non usa mezzi termini Mariastella Gelmini, la ministra degli Affari regionali, riprendendo quanto detto ieri in conferenza stampa dal premier Mario Draghi. Non basterà più solo guardare all'Rt (che oggi è a 0,92, in discesa rispetto allo 0,98 della scorsa settimana), né solo all'incidenza dei nuovi casi su 100mila abitanti. L'andamento della campagna vaccinale entra di diritto nei criteri per le riaperture. Oggi, come ogni venerdì, è stato il giorno del monitoraggio settimanale dell'Iss-ministero della Salute e delle ordinanze del ministro Speranza sui colori delle regioni. L'Italia si coloraquasi interamente di arancione (le zone gialle sono escluse per decreto fino a fine mese). Sei regioni (Lombardia compresa) passano dal rosso all'arancione, percorso inverso per la Sardegna

I dati del monitoraggio: Rt e incidenza

Sono otto le regioni con Rt puntuale sopra 1. Secondo i dati contentuti nella bozza del monitoraggio Iss-Ministero della Salute, al 7 aprile 2021 e relativi alla settimana 29 marzo-4 aprile. La Sardegna, da isola felice, unica regione in zona bianca, sprofonda in rosso avendo registrato il valore più alto: 1.54, seguita da Valle d'Aosta (1.39) e Sicilia (1.22). Le tre regioni più virtuose sono Friuli Venezia Giulia a 0.79, Emilia Romagna e Molise (entrambe a 0.81). Ecco gli Rt puntuali delle regioni. Abruzzo 0.89; Basilicata 1.15; Calabria 0.93; Campania 1.19; Emilia-Romagna 0.81; FVG 0.79; Lazio 0.9; Liguria 1.19; Lombardia 0.85; Marche 0.86; Molise 0.81; Piemonte 0.9; PA Bolzano 0.91; PA Trento 0.86; Puglia 1.06; Sardegna 1.54; Sicilia 1.22; Toscana 1.02; Umbria 0.97; Valle d'Aosta 1.39; Veneto 0.96.

Chi passa passare dal rosso all'arancione

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 12 aprile. Passano in arancione le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana. Passa in zona rossa la Regione Sardegna. "Indubitabilmente alcune regioni passeranno dal rosso all'arancione. Ma vediamo i numeri, perché le scelte si fanno sui numeri" ha detto stamani  il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, su Sky Tg24.  "Ricordiamo come principio che adesso teniamo conto anche dell'incidenza cumulativa a 7 giorni e una regione deve averla inferiore al valore di a 250 per poter passare in una fascia da rosso ad arancione", ha ribadito Locatelli. Riguardo ai dati attuali di Covid-19 in Italia "valorizzerei l'informazione che negli ultimi due giorni c'è stato calo di 80 posti letto occupati in terapia intensiva, e se ricordiamo il ritardo che c'è" nel miglioramento di questo indicatore rispetto ai contagi, "anche questo è un segnale incoraggiante".

La nuova mappa delle zone Covid

Ecco quindi come sarà la nuova mappa delle regioni da lunedì 12 aprile:

In zona arancione le regioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana vanno ad aggiungersi ad Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Umbria e Veneto e alle Province autonome di Bolzano e Trento

In zona rossa la Sardegna si aggiunge a Campania, Puglia e Valle d'Aosta

Nessuna regione in zona gialla e in zona bianca

Lombardia, Fontana: "I dati migliorano, possiamo farcela"

Il "caso" Sardegna 

Dal bianco al rosso. Un triplo salto dal primo marzo a oggi. La Sardegna con l'ordinanza del ministro Speranza del 28 febbraio 2021 era diventata la prima e finora unica regione in zona bianca e oggi 9 marzo si vede declassata in zona rossa. Dal paradiso all'inferno del Covid in una quarantina di giorni

Le regole della zona arancione

Per poter passare a una zona meno restrittiva, ovvero da rosso ad arancione per esempio, bisogna mantenere i requisiti compatibili con lo scenario migliore per almeno due settimane. Questo però vale solo per l'Rt (sopra l'1.25) e il rischio ma non per l'incidenza dei 250 casi per la quale basta una settimana. Peer questo motivo le regioni che venerdì scorso erano rosse solo per l'automatismo dei 250 casi possono tornare arancioni già questa settimana se l'incidenza cala sotto i 250 e gli altri parametri restano buoni. 

I negozi riaprono tutti, anche quelli non essenziali: parrucchieri, estetisti, abbigliamento per adulti, per esempio, posso tirare su le cler. Per quanto riguarda la ristorazione, restano le regole della zona rossa: non si può consumare all'interno, è possibile solo l'asporto e il delivery. Anche se da più parti si chiede con forza che, con l'arrivo della bella stagione, i ristoranti e i bar possano tornare a fare servizio ai tavoli seppure all'esterno.  

Cosa accadrà nelle prossime settimane

"Dobbiamo riaprire, ma in sicurezza", ribadisce Mariastella Gelmini, ministra degli Affari regionali. "Auspichiamo che si possa fare già da questo mese, se i contagi scenderanno e la copertura vaccinale degli anziani e fragili salirà. Io sono fiduciosa che queste siano le ultime settimane di restrizioni e sofferenza. Credo che qualche segnale di apertura lo si possa dare già da aprile in tutta Italia. Parrucchieri ed estetisti penso sia meglio che lavorino in negozio, piuttosto che nelle case private. Non dobbiamo abbandonare la linea della prudenza, ma grazie ai vaccini possiamo abbracciare quella della speranza. "Maggio deve essere il mese delle riaperture delle attività economiche, del ritorno alla vita, speriamo che sulla base dei dati si possa riaprire qualcosa anche ad aprile".