La Sardegna in quaranta giorni dalla zona bianca alla rossa

Il primo di marzo era diventata la prima regione "libera", il 22 marzo il passaggio in arancione e ora nell'inferno del rosso

E' durato poco il "paradiso bianco" in Sardegna

E' durato poco il "paradiso bianco" in Sardegna

Cagliari, 9 aprile 2021  - Dal bianco al rosso. Un triplo salto dal primo marzo a oggi. La Sardegna con l'ordinanza del ministro Speranza del 28 febbraio 2021 era diventata la prima e finora unica regione in zona bianca e oggi 9 marzo si vede declassata in zona rossa. Dal paradiso all'inferno del Covid in una quarantina di giorni. Una parabola che si spega con lo scarso numero di vaccinazioni e con una serie di comportamenti "stile movida selvaggia" durante il periodo di riapertura quasi totale. Insomma l'esperimento dell'isola in bianco è fallito miseramente e in prospettiva dell'estate e dell'assalto dei turisti c'è poco da stare allegri.

L'ufficialità arriva dall'assessore alla Sanità dell'Isola, Mario Nieddu: "Mi ha appena chiamato il ministro Speranza. La Sardegna è in zona rossa". "Dalla riunione con la cabina di regia risulta che il nostro Rt, purtroppo, è salito sopra la soglia dell'1,25 - ha detto l'esponente della Giunta - e di conseguenza in automatico passiamo in zona rossa pur continuando a mantenere tutti gli altri parametri non cosi' brutti come altre Regioni hanno. Purtroppo lo schema è quello e l'Rt ci manda automaticamente in zona rossa". L'assessore ha anche spiegato che in  Sardegna "c'è un'alta percentuale di rinunce al vaccino AstraZeneca" e a invitato i sardi "a vaccinarsi", sottolineando che "il vaccino AstraZeneca è sicuro", come indicano Aifa e Ema. 

Poche vaccinazioni

La parabola discendente dell'ex isola felice, celebrata in tutto il mondo, è stata sancita da un'impennata dei contagi che, nell'ultima settimana, sono aumentati di oltre il 55%. "Se gli si fa notare che la  Sardegna eè agli ultimi posti in Italia per percentuale di vaccinazioni, l'assessore replica che la causa va ricercata nella scarsa disponibilità di Pfizer e Moderna. "Purtroppo AstraZeneca fa registrare alti picchi di rifiuti - spiega -, fino al 50% in alcuni centri ed e' per questo migliaia di dosi giacciono inutilizzate". Anche se, rivendica un'accelerazione nelle ultime ore: "Ieri sono state somministrate in  Sardegna 11.257 dosi, ben 3.000 oltre il target indicato dalla struttura commissariale che, per questo periodo, e' di poco piu' di 8.000 mentre quello di 17.000 - precisa - è per la fine di aprile". 

Boom di contagi

Per quanto riguarda i ricoveri, in base ai dati della Fondazione Gimbe riferiti all'ultima settimana, l'isola non poi è messa male. Anzi, la percentuale dei posti letto occupati dai pazienti (19%) è la più bassa d'Italia, mentre per quelli in terapia intensiva (23%) è penultima. Alto invece, oltre la media nazionale, il numero dei positivi (983) ogni 100.000 abitanti. Il contagi, favoriti dalle riaperture, sono saliti in modo esponenziale passando da un minimo di circa 40 al giorno, all'inizio della zona bianca, ai 444 del 31 marzo e comunque quasi sempre tra i 200 e i 300 casi al giorno. In questo contesto vanno anche segnalati ben 16 comuni in lockdown a causa dei focolai. "Purtroppo la gente ha abbassato l'attenzione - spiega l'assessore Nieddu - e la Regione non puo' sostituirsi al senso di responsabilità  delle persone. Il calo di attenzione è forse dovuto a un sentimento errato di liberazione dal virus proprio nel momento in cui e' arrivata la variante inglese, molto più contagiosa". E se si ricordano le piazze e le strade del centro di Cagliari nei giorni si zona bianca, con la movida che impazzava, se si tengono a mente le tante feste private confessate dai partecipanti e talvolta scoperte dalle forze dell'ordine, è difficile dare torto all'assessore. 

I dati di oggi 

Sono 380 nuovi casi di Covid-19 in Sardegna, secondo il bollettino nazionale,  per un totale di 48.315 complessivamente accertati dall'inizio dell'emergenza. Nell'isola si registrano quattro nuovi decessi (1.259 in tutto) e un aumento dei ricoverati: 321 i pazienti attualmente in reparti non intensivi (+19) e 50 (+1) quelli in terapia intensiva. In totale sono stati eseguiti 1.057.452 tamponi, per un incremento complessivo di 7.955 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l'Isola un tasso di positivita' del 4,7%. In isolamento domiciliare ci sono 16.078 persone. I guariti sono complessivamente 30.595 (+126), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell'Isola sono attualmente 12. Dei 48.315 casi positivi complessivamente accertati, 12.284 (+87) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 7.415 (+84) nel Sud  Sardegna, 4.147 (+21) a Oristano, 9.562 (+104) a Nuoro, 14.907 (+84) a Sassari.

 

Polemiche roventi

E sull'isola è polemica tra maggioranza e opposizione "La Regione Sardegna, sempre più interessata agli spot che ai dati, si ritrova inesorabilmente in zona rossa, con buona pace per chi, colpito da una crisi economica senza precedenti sta faticando a pagare le rate del mutuo, gli affitti, le tasse, e talvolta a mettere assieme il pranzo con la cena". E' l'attacco del gruppo del M5S in Consiglio regionale.  Per Michele Ciusa, Desirè Manca, Roberto Li Gioi e Alessandro Solinas, "la campagna di screening Sardi e sicuri'è stata solo un inutile dispendio di energie. Inoltre, non aver pianificato adeguatamente le chiamate per le vaccinazioni ha portato disparità gravissime: in Sardegna ci sono centinaia di over 80 in attesa del vaccino e altrettanti giovani che, invece, lo hanno inspiegabilmente ricevuto in virtù della loro appartenenza a categorie cosiddette "forti". Una vergogna. Il nostro pensiero - concludono i consiglieri - in questo momento va a chi è stato costretto nuovamente a chiudere la propria attività. E non ci sono parole o slogan che tengano per poter travisare questa tristissima realtà".