DANIELE DE SALVO
Cronaca

Cai Eagle Team: selezionate le 15 giovani promesse dell’alpinismo italiano

Scelte fra oltre 200 candidati da tutta Italia, affronteranno sei settimane di addestramento intensivo per poi partecipare a una spedizione in Patagonia

Milano, 11 aprile 2023 – Quattro ragazze e 11 ragazzi. Hanno tra i 19 e i 28 anni. Sono il futuro dell'alpinismo italiano. Sono stati selezionati per entrare a far parte del Cai Eagle Team.

Li hanno scelti gli alpinisti del Cai e del Club alpino accademico e un mostro sacro dell'alpinismo tricolore, il 38enne varesino Matteo Della Bordella, che è stato presidente dei Ragni di Lecco. I 15 andranno a scuola di arrampicata dai migliori alpinisti al mondo e, a febbraio 2025, potranno partecipare ad una spedizione in Patagonia. Prima però dovranno affrontare un tour de force di sei settimane di formazione direttamente sul campo delle Alpi, dalla Grigna alle Dolomiti, dal Monte Bianco alla Valle Orco, fino ad arrivare all'Oberland bernese. Impareranno ad arrampicarsi al meglio su roccia, su ghiaccio, su misto e in fessura, apriranno nuove vie diventeranno veri e propri alpinisti insomma.

Il Cai Eagle Team

Le promesse dell'alpinismo italiano pronte a diventare aquile Cai Eagle Team sono Iris Bielli, la più giovane, che ha 19 anni ed è di Merate, Alessandra Prato di 28 anni di Milano, Erica Bonalda di 25 anni di Trento, Camilla Reggio di 26 di Torino. E poi: Marco Cordin di 23 anni di Trento, Giacomo Meliffi di 26 anni di Urbania, Carlo Filippi di 24 anni di Torino, Luca Ducoli di 22 anni di Breno, Riccardo Volpiano di 24 anni di Cirié, Matteo Sella di 26 anni di Biella, Dario Eynard di 23 anni di Bergamo, Lorenzo Toscani di 24 anni di Firenze, Matteo Monfrini di 26 anni di Mantova, Marco Cocito di 28 anni di Alba e Daniele Lo Russo di 26 anni di Valle Camonica.

Le selezioni

I 15 predestinati sono il meglio del meglio degli oltre 200 giovani di tutta Italia che hanno presentato domanda di ammissione al Cai Eagle Team e dei 26 ragazzi e 12 ragazzi tra i 17 e i 28 anni che sono stati ammessi alla due giorni di selezione finale. Oltre che al capocordata Matteo Della Bordella, li hanno scelti il presidente del Club Alpino Accademico Italiano Mauro Penasa in persona, l'istruttrice nazionale di alpinismo Caterina Mazzalai, i Ragni Luca Schiera e David Bacci, l'aspirante guida Federica Mingolla e la guida del Cervino François Cazzanelli. Per convincere di essere loro i ragazzi su cui puntare hanno dovuto affrontare una prova di arrampicata su roccia, una di cramponage, una vertical di quasi mille metri e ancora un colloquio individuale.

Il capocordata

“Il livello era molto alto ed è stato difficile arrivare alla selezione definitiva. Tutti i partecipanti avrebbero potenzialmente meritato un posto nel team. Basti dire che inizialmente il progetto prevedeva la selezione di 12 giovani, alla fine il Cai Eagle Team ne ha accolti 15”, spiega il capocordata Matteo Della Bordella. “La scelta dipende dal fatto che nella nostra graduatoria, stilata valutando i risultati ottenuti in ogni prova, abbiamo avuto molti pari merito. Da qui la decisione di non escludere a prescindere profili con le stesse potenzialità, ma anzi di includerli arricchendo le fila della squadra. Ora finalmente il progetto entra nel vivo con la prima settimana prevista per maggio tra Val di Mello e Grigna. Quello che ci aspetta, sono convinto, sarà un viaggio entusiasmante sia per i ragazzi che per il Club Alpino Italiano e per il Club Alpino Accademico”.

Il presidente del Cai

“Sono assolutamente convinto che tra i ragazzi selezionati ci sia l'alpinismo di punta dei prossimi anni. Giovani alpinisti e alpiniste che hanno tutte le qualità per fare alpinismo ad alti livelli, ma a cui serve un incoraggiamento per fare il salto di qualità. A questi ragazzi dico: dovete avete il coraggio di investire nelle vostre passioni”, afferma il Presidente generale del Cai Antonio Montani. “La domanda a cui vogliamo rispondere è cosa possiamo fare per riportare l'alpinismo dentro il Cai in modo strutturale. Abbiamo il dovere statutario di rispondere alla richiesta di formazione alpinistica che ci arriva da tutti i territori. Eagle Team è un laboratorio nel corso del quale vogliamo comprendere cosa possiamo fare per affiancare l'encomiabile lavoro dei volontari delle nostre scuole di alpinismo sul territorio”.

Il presidente del Club alpino accademico italiano

“Ci aspettiamo che i selezionati per l'Eagle Team escano da questa esperienza con una consapevolezza più profonda di cosa significa salire le montagne, facendolo con stile ed etica. Insomma, abbiamo cercato e trovato ragazzi e ragazze che in un'età relativamente giovane possano arrivare a fare alpinismo di alto livello, su scala globale”, annuncia Mauro Penasa, presidente del Club alpino accademico italiano. “Più in generale, abbiamo notato nei giovani un interesse che non era assolutamente prevedibile. Questi ragazzi sono appassionati e vivono l'alpinismo con la forza dei vent'anni. Mi auguro di riuscire, come presidente dell'accademico, a mantenerli in contatto tra di loro. Tanto entusiasmo è davvero prezioso per la vitalità futura del movimento alpinistico, e va coltivato”.