Milano, botte alla figlia di 16 anni colpevole di avere un fidanzatino

Ora è in una struttura protetta. I genitori non potranno avvicinarsi alla ragazza e il fratello è ai domiciliari

Violenza

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Milano, 12 febbraio 2023. - Papà e mamma egiziani non potranno vedere o avvicinarsi alla figlia sedicenne e il fratello è finito ai domiciliari. Per la ragazza è la fine di un incubo che durava da mesi, almeno da quando la famiglia aveva scoperto la sua relazione con un giovane. 

Non accettavano infatti  che avesse un fidanzato. I genitori e il fratello di origini egiziane hanno per mesi, a partire del 2019, hanno aggredito verbalmente e fisicamente la ragazza di 16 anni. Dopo le indagini della Polizia e del pm del pool  Tutela fasce deboli Alessia Menegazzo, su ordine di un gip di Milano, a madre e padre è applicato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla figlia e di comunicazione mentre il fratello è stato messo agli arresti domiciliari.

E' stata la ragazzina a raccontare gli abusi a scuola. In particolare, era stata percepita immediatamente la preoccupazione e la sofferenza della ragazza, la quale era apparsa stanca in volto con alcuni lividi al viso e con alcune escoriazioni alle braccia e al petto, oltre che molto impaurita e silenziosa. 

Dopo un'audizione protetta e una serie di  accertamenti, la sedicenne è stata portata via da casa e collocata in una comunità' protetta. Gli episodi di maltrattamento nei suoi confronti non sono tuttavia cessati. Il bersaglio è diventato anche il fidanzato vittima di un'aggressione da parte di alcuni familiari della ragazza che lo hanno  colpito ripetutamente al volto, sferrando calci e pugni . "L'interazione con le istituzioni - si sottolinea in una nota della questura - quelle scolastiche in particolare, e la vigilanza della stessa collettivita' rappresentata in questo caso dalla pronta segnalazione della situazione di grave disagio, ha consentito un intervento immediato ed una tutela efficace idonea a prevenire possibili conseguenze drammatiche".