Annone Brianza, 943 giorni dopo il crollo ecco il nuovo ponte sulla Super 36

La nuova infrastruttura porterà il nome del 68enne che rimase vittima del disastro

La posa del ponte ripresa con un drone

La posa del ponte ripresa con un drone

Annone Brianza, 30 maggio 2019 - Esattamente alle 17.22, alla stessa ora in cui si era verificato il disastro, il nuovo ponte di Annone Brianza è stato varato e collocato al suo posto. Ieri, 943 giorni dopo quel venerdì 28 ottobre 2016 quando il cavalcavia della Sp 49 era franato come un gigante dai piedi di argilla sulla Milano–Lecco, si sono concluse le operazioni per l’installazione dell’impalcato del futuro viadotto sulla Super, che adesso deve essere asfaltato e ultimato prima di essere inaugurato.

Una struttura lunga 44 metri che pesa 250 tonnellate. È stata preassemblata a circa 200 metri di distanza dal luogo della sua collocazione definitiva, poi spostata e movimentata con un apposito carrello lungo la 36, infine ruotata trasversalmente, issata al suo posto e ancorata alle spalle di sostegno, utilizzando tre potenti gru in grado di sollevare carichi fino a 500mila chili, gru che vengono impiegate anche nel cantiere del ponte di Genova.

Per concludere la complessa operazione ci sono volute circa 45 ore, da lunedì sera alle 21 a ieri pomeriggio appunto. Durante l’intervento la Statale 36 è stata completamente chiusa in entrambi i sensi di marcia: avrebbe dovuto riaprire questa mattina all’alba delle 6, invece gli sbarramenti sono stati rimossi in anticipo già durante la notte.

Nonostante alcuni imprevisti per la presenza di alberi a bordo strada e nonostanta le pioggia battente caduta a tratti martedì, i lavori per il varo sono stati conclusi a tempo di record. Ci sono voluti due anni e mezzo più un giorno per la ricostruzione del cavalcavia di Annone, i cui lavori veri e propri sono però ricominciati solo ad aprile 2018.

«Abbiamo investito 2 milioni di euro – spiegano da Anas -. La nuova infrastruttura è costituita da un’unica campata in acciaio ad alta resistenza, con soletta in calcestruzzo armato, appoggiata sulla parte inferiore di due travi laterali in acciaio, assicurando una luce libera maggiore rispetto alla precedente». Si eviterà così che i camionisti impattino con l’arcata indebolendola, come invece successo con il ponte collassato. Il ponte reggerà il passaggio di due tir in contemporanea e sarà dotato di bilance, sensori e telecamere per monitorarlo e verificare che vengano rispetti i limiti di carico. Il nuovo cavalcavia sarà intitolato a Claudio Bertini, il 68enne di Civate unica vittima del crollo, per il quale non sono state ancora accertate le responsabilità.