Andrea Agnelli annuncia il suo "passo indietro" dal Cda di tutte le società quotate, Exor e Stellantis. Una decisione, presa "in accordo con John Elkann", che indica "la volontà di affrontare il futuro come una pagina bianca", dopo l'inchiesta della Procura di Torino che ha travolto l'ex gruppo dirigente bianconero.
Nuovo cda con Ferrero e Scanavino
L'assemblea degli azionisti a Torino oggi ha visto chiudersi un capitolo della storia recente della società, e l'apertura di un nuovo corso. E' stata infatti approvata la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione del club con il 99,99% dei voti favorevoli presenti, che prende il posto del Cda dimissionario. I consiglieri saranno 5, in carica per 3 anni fino all'assemblea per l'approvazione del bilancio nel 2025. I membri del board, lista unica proposta dall'azionista di maggioranza Exor, sono Gianluca Ferrero, presidente designato, Maurizio Scanavino, che diventerà amministratore delegato dopo il primo consiglio, Fioranna Vittoria Negri, Diego Pistone, Laura Cappiello.
Al neopresidente la maglia bianconera con numero 1
"Avrete in me il vostro primo tifoso", ha detto Andrea Agnelli consegnando al neo presidente Ferrero una maglia bianconera con il numero uno. Un passaggio preceduto dal discorso del numero uno del Cda dimissionario che, dopo le ultime vicende giudiziarie sulle presunte irregolarità nei bilanci del club bianconero, ha voluto, ancora una volta, insistere sulle debolezze del calcio europeo.
Agnelli: "Al calcio europeo servono riforme"
"Ho proposto - ha spiegato Agnelli - la creazione di un sistema di leghe con promozioni e retrocessioni nelle competizioni europee con una simbiosi con i tornei nazionali. Un sistema aperto a tutti e basato sui meriti sportivi. Il calcio europeo ha bisogno di riforme strutturali, altrimenti ci sarà un declino a favore della Premier League che dominerà. I regolatori attuali non hanno intenzione di sentire i problemi dell'industria calcio e sono in una posizione di monopolio. Il mio auspicio è che la Corte europea riconosca l'abuso di posizione dominante della Uefa". A conclusione del discorso, Andrea Agnelli ha voluto comunicare quindi la propria uscita anche dai Consigli di amministrazione di Exor e Stellantis: "Una mia decisione. Un passo indietro nelle società quotate che reputo fondamentale per avere libertà di pensiero". Agnelli lascia il timone della società dopo quasi 13 anni, in cui è riuscito a far riemergere la Juventus dalle ceneri di Calciopoli e a conquistare 19 trofei. Ai saluti anche il vicepresidente Pavel Nedved, dopo 20 anni trascorsi in bianconero, prima da giocatore e poi da dirigente.