Covid, lo psichiatra Alessandro Meluzzi sospeso dall'Ordine dei medici: non si è vaccinato

"Ho fatto una scelta consapevole - spiega -. Le leggi si rispettano ma non cambio idea"

Alessandro Meluzzi ha depositato la sua perizia

Alessandro Meluzzi ha depositato la sua perizia

Torino - Le sue posizioni contro il vaccino anti Covid e in generale legate al complottismo e al negazionismo più spinto, sono note da tempo. Ora per Alessandro Meluzzi, psichiatra e personaggio televisivo che non si è vaccinato, è arrivata la sospensione dall'Ordine dei Medici di Torino. "Ho fatto una scelta consapevole quella di non vaccinarmi. Credo che l'Ordine, a cui sono iscritto da 41 anni,  abbia fatto quello che doveva fare sulla base delle normative vigenti. D'altra parte - aggiunge - sono cresciuto nella cultura di Socrate, le leggi della polis si rispettano qualsiasi cosa se ne pensi, quindi va bene così".  E alla domanda se ci ha ripensato sulla vaccinazione, Meluzzi ha replicato: "Assolutamente no, per il momento me ne guardo, le ragioni che mi hanno spinto a non farlo non le vedo modificate ad oggi".

Punto di riferimento dei no vax

Meluzzi è punto di riferimento della galassia no vax, dal momento in cui è emersa la notizia della sospensione sui social si è scatenata la gara alla solidarietà al medico sospeso. Nel corso dei mesi lo psichiatra si è reso protagonista di uscite spesso sopra le righe come quando, ad agosto, durante un incontro organizzato da Salute Attiva a San Marino, ha dichiarato che "buona parte di quelli che si sono vaccinati, da una certa sfera in avanti, hanno fatto falsi vaccini. Ve lo certifico perché lo hanno proposto anche a me. Sapete qual è stata la mia risposta che mi ha fatto passare definitivamente per pazzo? Perché non voglio sporcare il mio karma. Ed è l’unica cosa che oggi mi dà il coraggio di essere ancora qui a lottare e non di essere nascosto in una cantina come un sorcio". 

Negazionista del Covid

In un'altra occasione, nel giugno del 2020, quindi poco dopo l'uscita dalla prima tremenda ondata della pandemia, Alessandro Meluzzi aveva dichiarato in tv dalla D'Urso che "il Coronavirus è una falsa pandemia, i malati sono pompati con terapie sbagliate". "Abbiamo sentito tutto e il contrario di tutto. Ora bisogna cominciare una narrazione diversa nei confronti del colossale imbroglio costruito anche intorno alla narrazione di questa falsa pandemia. Quando conteremo i numeri alla fine dell’anno, quelli dei morti generali, non solo quelli da Covid-19, capiremo che questa narrazione è stata distorta". E in merito ai malati e ai ricoverati aveva rincarato la dose: "Pompati con terapie sbagliate e con l’ossigeno. Mi assumo la responsabilità di ciò che dico. Ci sono state terapie sbagliate". 

Attacco alla Chiesa di Roma 

Meluzzi è anche noto per essere diventato vescovo e poi arcivescovo emerito della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala Antico-Orientale, realtà creata nel 2015 proprio per volontà del professor Alessandro Meluzzi e non riconosciuta dagli ortodossi ufficiali della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta. La sua posizione contro i vaccini gli fa sferrare duri attacchi anche alla chiesa cattolica, che invece ai vaccini ha dato il suo placet  tramite la presa di posizione della Congregazione della Dottrina della Fede. In un tweet di qualche mese fa aveva scritto "Abominio della Chiesa di Roma!", dal momento che ha definito “moralmente accettabili” vaccini "che hanno usato linee cellulari da feti abortiti" . Meluzzi ha così tuonato: “Tra poco l’approvazione dopo gli aborti dei trapianti di organi sottratti ai cadaveri di condannati a morte come in Cina! Santa Maria Madre di Dio proteggi da Satana la Chiesa del tuo Divino Figlio Gesù!".

Il deep state planetario

Un'altra delle teorie propagate da Meluzzi si basa sull'idea di una vera e propria divisione sociale basata sul vaccino. Sarebbe questa la situazione che si prospetta nella società odierna: le persone che hanno deciso di sottoporsi alla vaccinazione anti Covid-19 si trovano in un blocco diametralmente opposto a quelle che invece hanno preso la decisione contraria. Secondo Alessandro Meluzzi, la divisione della società sarebbe un disegno del potere per riuscire a governare meglio le masse: "Quando si riesce a dividere un popolo è evidente che – chi è riuscita a dividerla – riuscirà a governarla mettendo gli uni contro gli altri".