Alessandria, omicidio nella notte: ucciso portiere d'albergo

Fermato un sospettato, è un senzatetto di 46 anni: "Sì, l'ho colpito in un momento di follia". Ma ci sono ancora nodi da sciogliere

La polizia scientifica sul luogo dove il portiere del Londra hotel è stato trovato morto

La polizia scientifica sul luogo dove il portiere del Londra hotel è stato trovato morto

Omicidio nella notte ad Alessandria. Il portiere del Londra hotel, Alberto Faravelli, portiere di notte del 4 stelle di corso Cavallotti, è stato ucciso forse in un tentativo di rapina. A chiamare i soccorsi un passante, che dall'esterno ha visto il cadavere in un'ampia pozza di sangue l'uomo di 69 anni, prossimo alla pensione. Sull'omicidio stanno indagando i carabinieri del Comando provinciale di Alessandria, che da alcune ore stanno ascoltando in caserma un uomo, assistito dall'avvocato Stefania Sandri. Sulla sua posizione, e sul suo coinvolgimento, al momento i militari dell'Arma mantengono il massimo riserbo.

Situato in corso Cavallotti, l'hotel Londra venne fondato a fine Ottocento, nel periodo della Belle Epoque e all'inizio del Novecento fu tra i primi ad essere dotato di telefono. "Abbiamo visto il portiere intorno alle 22.30, al rientro da cena, poi non abbiamo sentito nulla - dice una coppia che soggiorna nell'albergo - Non sappiamo davvero che cosa sia accaduto, è terribile...". Il portiere  è stato trovato morto in una pozza di sangue da un passante, che lo ha notato riverso a terra davanti alla reception e ha dato l'allarme. Sul posto stanno operando i carabinieri, con gli esperti della scientifica. Secondo i primi accertamenti, potrebbe trattarsi di una rapina finita male.

Il portiere di hotel, sempre secondo le prime informazioni, sarebbe stato ucciso al culmine di una violenta aggressione. I carabinieri hanno sequestrato le immagini delle telecamere di videosorveglianza e ci sarebbe già un sospettato.  I militari dell'Arma e il sostituto procuratore Andrea Trucano hanno interrogato un sospettato in stato di fermo. La porta dell'hotel è stata forzata. I carabinieri hanno sequestrato le immagini delle telecamere di videosorveglianza che avrebbero permesso di identificare il sospettato, senza fissa dimora, italiano, di 46 anni. Al termine di un lungo interrogatorio avrebbe fatto le prime ammissioni: "Sì, l'ho colpito. Ho avuto un momento di follia". Al termine dell'interrogatorio l'uomo è stato fermato e portato in carcere.  Ma cosa ci facesse lì e perché si è arrivati all'omicidio sono nodi ancora da sciogliere.