DANIELE DESALVO
Cronaca

Alberi monumentali in Lombardia: quali sono e in che città si trovano

In Italia sono 4.300 gli alberi che hanno guadagnato il titolo. In Lombardia ce ne sono 366: l’elenco delle province che ne ospitano di più

Uno degli alberi monumentali della Lombardia

Uno degli alberi monumentali della Lombardia

Non sono alberi. Sono patriarchi. Anzi, sono veri e propri monumenti viventi, patrimonio unico di storia, natura e cultura. Hanno resistito incolumi all’incedere del tempo, spesso dei secoli, a guerre, rivoluzioni epocali, soprattutto all’urbanizzazione selvaggia. Sono gli alberi monumentali, da proteggere e tutelare.

In Italia se ne contano 4.300, in Lombardia 366: la patria degli alberi monumentali lombardi è la provincia di Varese, dove ne crescono 76; a Milano e hinterland ne sono stati riconosciuti 64; 57 in provincia di Brescia; 36 di Bergamo; 30 sul lago di Como; 28 in Valtellina; 22 in provincia di Monza e Brianza; 13 in provincia di Lodi e altrettanti in provincia di Pavia; 12 nel Mantovano; 8 in provincia di Cremona; 7 nel Lecchese, fanalino di coda, nonostante i parchi regionali, i giardini di ville splendide e la presenza di essenze da record, come un platano di 55 metri a Sirtori o a una sequoia gigante piantata nel 1878 a Merate.

Le città e i paesi che custodiscono più alberi monumentali sono Varese, dove ne crescono una trentina, tra cui un cedro del Libano al Parco Mirabello che ha 175 anni; Milano con una quindicina compresa la quercia piantata nel 1952 in piazza XXIV maggio; altrettanti a Como; Monza e Sondrio con una dozzina. E poi Seriate, Gorgonzola, Luino, Toscolano Maderno, Bergamo, Brescia, Magenta, Somma Lombardo e Varedo.

Le specie più rappresentate sono il cedro, con quasi 90 esemplari e il platano con 55. Le altre sono faggi, ippocastani, gelsi, ginco, bargolari, cipressi, magnolie, tassi, larici, castagni, abeti, sequoie e olmi.

"Ogni volta che vengo a vedere uno di questi giganti che si trovano sempre in posti meravigliosi mi pervade il silenzio che li abita da secoli, a volte da millenni – esprime il poeta, scrittore e fotografo orobico di 48 anni Tiziano Fratus che dedica la sua arte alla natura, tra i relatori di un convengo sugli alberi monumentali della Lombardia –. È un silenzio che non ha bisogno di esprimersi".

Gli alberi monumentali lombardi potrebbero essere ancora di più. 11 sono stati abbattuti con il pretesto che erano pericolanti magari, oppure sono crollati sferzati dalle intemperie e dall’incuria 2 a Como, 1 a Calolziocorte, 1 a Oggiono, 1 Curtatone, 1 a Bollate e 1 a Varese. Inserirne altri nell’elenco inoltre si rivela meno semplice di quanto in realtà potrebbe essere. "Abbiamo rilevato criticità nell’avere risposte in tempi brevi dai funzionari della Sovrintendenza – spiegano Fabrizio Scelsi e Peppino Grossi di Regione Lombardia, intervenuti anche loro insieme a molti tecnici ed esperti del settore al convegno regionale –. Riscontriamo inoltre difficoltà o inerzia nel censimento dei possibili alberi monumentali e spesso nei Comuni fanno fatica a reperire i fondi per la gestione".