
Gianfranco Colombo 77 anni vicino a una delle tombe dei bambini del cimitero di Vailate di cui si sta prendendo cura
Vailate (Cremona) – C’è una persona che trascorre parte del suo tempo nel cimitero di Vailate. Ha scoperto che in una piccola zona ci sono lapidi dimenticate a ricordo, piuttosto labile, di bambini appena nati e quasi subito morti. Lapidi che hanno anche oltre cento anni che hanno subito l’insulto del tempo che, inesorabilmente, passa e fa dimenticare.
Lui, Gianfranco Colombo, 77 anni, ha deciso di far riaffiorare alla memoria questi ricordi. Ogni mattina alle 8, quando il grande cancello del cimitero di Vailate si apre al pubblico, si infila dentro, raggiunge questa parte quasi dimenticata del cimitero e si mette a lavorare. Pulisce, ripara, fa riaffiorare quel che la memoria ha dimenticato. È ormai una settimana che Colombo, pensionato grande esperto di natura e di storia locale, entra nel cimitero e si mette a pulire le tombe dei bambini nel campo degli angioletti.
“Che umanità ispirano queste tombe – spiega Colombo – cui voglio dare una degna presentazione. Alcune lapidi sono in arenaria che è una pietra delicatissima, altre in marmo, quindi più facili da pulire. Per fare bene questa operazione mi sono stati molto utili i consigli di Edgardo Barticelli, di Agnadello, che è un chimico”. Colombo non cerca il plauso, ma ritiene di fare un’azione necessaria. Per la memoria e il decoro di tutti.