PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Sottopasso ciclopedonale al palo. La chiusura del passaggio a livello ostacolo per le sedie a rotelle

Il caso sollevato dal comitato Zerobarriere e da un consigliere. L’assessore Fontana: "Problema ascensori da risolvere subito".

Cristina Piacentini presidente del comitato Zerobarriere che ha sollevato il problema di chi ha difficoltà motorie

Cristina Piacentini presidente del comitato Zerobarriere che ha sollevato il problema di chi ha difficoltà motorie

Sottopasso ciclopedonale al palo, con dichiarazioni opposte, ma la certezza che per anni il problema non sarà risolto. Dapprima il comitato Zerobarriere, con la presidente Cristina Piacentini che parla per i portatori di handicap, ha fatto presente che, con la chiusura del passaggio a livello, per chi era in sedia a rotelle sarebbe stato impossibile raggiungere la città dal quartiere di Santa Maria: viale interrotto, ascensore della ferrovia inadatto, sottopasso appena inaugurato difficile da raggiungere e con pendenze troppo accentuate. A loro si era affiancato il consigliere comunale Paolo Nicardi, che aveva ribadito l’impossibilità di passare per i portatori di handicap, sottolineando il problema. Ieri è arrivata un’altra notizia, dal Comune: l’assessore Cinzia Fontana ha annunciato la rinuncia a due milioni di euro del Pnrr causa impossibilità di realizzare il sottopasso entro i termini previsti, cioè giugno 2026. Salvo, poi, riprendere l’argomento: "È indubbio che in questa situazione non aiutano di certo gli ascensori della stazione, che dovrebbero essere utilizzati dalle persone con difficoltà motoria. Questo problema va risolto con tempestività da chi di competenza, che non è del comune di Crema. Nei prossimi giorni saranno definite alcune questioni riguardo al sottopasso ciclopedonale".

A Fontana ha risposto il consigliere di FI Laura Zanibelli: "Chiediamo che vengano messe in atto azioni per risolvere un problema che non può essere rimandato a un futuro imprecisato e alla rassegnazione dei più. Inoltre siamo così sicuri che la soprintendenza non abbia nulla da obiettare sull’interruzione del viale?". E infatti questa è la soluzione più logica e immediata: riaprire le sbarre e lasciare libero il passaggio ciclo pedonale per i portatori di handicap.

P.G.R.