Adda con l’acqua alla gola: mezzo metro sotto lo zero a Pizzighettone

Situazione grave dell'intero bacino a partire dal lago di Como: Coldiretti conferma l'allarme per i campi ma la deroga per le irrigazioni non viene concessa

Allarme siccità sull'Adda

Allarme siccità sull'Adda

Pizzighettone (Cremona), 7 agosto 2018 - L’Adda soffre. Ieri alle 15.10 a Pizzighettone il livello del fiume era mezzo metro sotto lo zero idrometrico. A valle delle centrali Edison, tra Pizzighettone e Crotta d’Adda in alcuni punti il fiume lo si riesce a guadare a piedi. «L’analisi fatta da Arpa Lombardia ha confermato la grave situazione del bacino dell’Adda sottolineando in particolare l’attuale livello di riempimento del Lago di Como che può contare su 57 milioni di metri cubi, pari ad un deficit del 61% rispetto all’anno critico di riferimento (2007)».

Lo riporta il verbale ufficiale dell’incontro dell’Osservatorio redatto da Anbi Lombardia. Una situazione stigmatizzata dalla Coldiretti che da oltre un mese, ovvero dagli inizi di luglio lotta per ottenere una deroga al limite di utilizzo delle acque irrigue, sottolineando la grave crisi dei campi per mancanza di acqua. «Anche a fronte di questa situazione che definire critica è riduttivo, l’Autorità di bacino e la Regione Lombardia – scrive la Coldiretti - non hanno ravvisato quegli elementi di emergenza necessari per far scattare la Deroga al deflusso minimo ecologico ed hanno concordato di mantenere le riduzioni alle irrigazioni applicate dai primi di luglio ed un «livello di allerta elevato ma di non concedere la deroga al Deflusso minimo ecologico richiesta dal Consorzio dell’Adda nei giorni scorsi».

La domanda di deroga era stata presentata il 13 luglio e la risposta (negativa) è arrivata il 26 luglio. Ben tredici giorni dopo. Una situazione che non è andata migliorando in questi primi giorni di agosto, anzi. «Alla prova dei fatti – commenta il direttore di Coldiretti Cremona, Mauro Donda - la procedura di deroga al Dmv si è dimostrata inefficace e inutile rispetto alle esigenze ed alle tempistiche dell’irrigazione che non si misurano certo in settimane, ma in ore e giorni, per poter garantire la sopravvivenza delle colture e salvare il raccolto».

Un’inversione di tendenza potrebbe arrivare in queste ore, ma intanto la situazione rimane critica. Dal 24 luglio 2018 il Consorzio dell’Adda ha imposto la riduzione delle bocche dal 70% al 65% della portata ed è questo il motivo per il quale in molte rogge l’acqua scarseggia. Intanto dalle acque, per la siccità sono emersi del lunghi spiaggioni che in questi giorni di agosto piacciano tanto agli amanti della tintarella.