
Il campo di calcio
Sergnano (Cremona), 2 agosto 2017 - E il campo da calcio (forse) non c’è più. Allarme in questi giorni per il campo da calcio di Sergnano, dove la locale squadra gioca le partite del campionato di Terza categoria e si appresta a ripartire per il campionato. Si deve sapere che il centro sportivo sorge nei pressi del deposito sotterraneo di gas della Stogit. Troppo nei pressi, secondo le norme di sicurezza. Questa vicenda era venuta a galla la passata stagione, quando la minoranza pose il problema. Ci fu un’inchiesta e alla fine venne fuori che una parte del centro sportivo era troppo vicina al deposito.
La soluzione era quella di spostare il campo, visto che il deposito non si può toccare. Ma anche questa soluzione era impraticabile. Quindi si arrivò a concordare una soluzione diversa con la collaborazione della stessa Stogit. Allenamenti e partite venivano disputati quando il lavoro alla Stogit era sospeso. Quindi, sabato, domenica e la sera. Se vi era una (rara) contemporaneità, la Stogit sospendeva il lavoro fintanto che l’evento sportivo non fosse terminato. Tutto liscio fino al termine di questa stagione e tutte le intenzioni di riprendere la collaborazione anche per la prossima, ma nei giorni scorsi è suonato un campanello d’allarme: il sindaco del paese, Gianluigi Bernardi ha ricevuto una comunicazione dove si parlava di possibile sospensione dell’attività agonistica. C’è una commissione che sta decidendo se sia coerente o meno far disputare incontri sportivi su un campo che a tutti gli effetti non ha le distanze di sicurezza dal deposito. La risposta a questa domanda arriverà solo il 15 agosto.
Troppo tardi per trovare una sistemazione diversa dalla attuale e così il primo cittadino ha preso carta e penna e ha scritto ufficialmente ai colleghi dei paesi limitrofi per sapere se ci fosse la possibilità di svolgere allenamenti e disputare il campionato presso di loro. «Mi sono portato avanti – dice il sindaco Bernardi, da ieri in ferie – perché non vorrei trovare sorprese negative al mio ritorno. Sto sondando il terreno qui intorno». La lettera, tra l’altro è arrivata al Comune di Pianengo. «Ho appreso le difficoltà di Sergnano e noi siamo disposti a dare una mano, se serve», ha il primo cittadino detto Roberto Barbaglio. «Stiamo valutando le nostre disponibilità, ma se serve... ci stringeremo», ha fatto presente Antonio Grassi, sindaco del dirimpettaio Casale Cremasco.