PIERGIORGIO RUGGERI
Cronaca

Palazzo Pignano, residenti contro la porcilaia: puzza insopportabile

Il quartiere Cascine è sottovento rispetto a un allevamento che ospita quasi 2.000 suini

Un allevamento di maiali

Palazzo Pignano, 2 ottobre 2018 - Un’intera comunità sopraffatta dalla puzza. Da anni. In lotta contro un allevamento di maiali vetusto che, non essendosi ammodernato, specie d’estate ammorba l’aria di decine di famiglie che ora non sono più disposte a sopportare. «È una lunga battaglia – dice il sindaco Rosolino Bertoni, anche lui impegnato dalla parte dei cittadini vessati – che stiamo portando avanti un po’ contro tutti. Ma pensiamo che gli abitanti del quartiere Cascine, circa 300, non debbano vivere l’arrivo dell’estate come un incubo e non debbano essere costretti a chiudere le finestre e magari a installare un impianto di aria condizionata per ovviare al nauseabondo odore che arriva nelle loro case». Proprio così, perché il quartiere Cascine è sottovento a una vecchia porcilaia nella quale ci sono quasi 2000 suini.

L’impianto è vecchio e quando fa caldo le esalazioni ammorbano l’aria in maniera pestilenziale. Tanto che da qualche giorno è in atto una raccolta firme (ma non è la prima) da presentare in Comune affinché il sindaco si confronti ancora una volta con i tecnici dell’Arpa e ottenga di costringere il titolare dell’allevamento ad adeguarsi per rispettare la libertà di tutti i suoi vicini. «Non è una battaglia facile – spiega il primo cittadino – perché il problema degli odori molesti non è semplice da certificare. Comunque, siamo intervenuti con l’Arpa che è già stata qui e ha constatato quel che succede». In effetti il risultato dell’ispezione è semplice: gli odori sono dovuti all’alimentazione e alla pulizia dei suini presenti nell’azienda Premoli. Ma oggi le normative vigenti non consentono grandi possibilità d’intervento. Esiste una denuncia per molestie olfattive che sta facendo il suo iter. «Non ne possiamo più – dice Nicola Nisi – e abbiamo fondato un comitato che si batte per risolvere il problema. È una tortura: non si respira e i miasmi sono terribile: ti viene persino il mal di testa».