
Alla fermata dell’autobus per Milano, l’altro pomeriggio intorno alle 17, c’era un giovane mai visto prima da quelle parti...
Alla fermata dell’autobus per Milano, l’altro pomeriggio intorno alle 17, c’era un giovane mai visto prima da quelle parti e questo ha destato la curiosità di una pattuglia di carabinieri di Pandino che stava eseguendo i consueti giri di controllo. I militari si sono fermati e hanno chiesto i documenti al ragazzo, un ventiduenne di Milano, che li ha mostrati. Poi i carabinieri hanno chiesto di vedere che cosa avesse nello zaino e hanno trovato un antidolorifico in pillole a base oppioide. Sempre più incuriositi, gli uomini dell’Arma hanno domandato al giovane di mostrare la ricetta necessaria per ottenere il farmaco e chiesto per chi fossero questi farmaci. Il ventiduenne ha risposto che la ricetta era stata trattenuta dalla farmacia e che le pillole erano per un suo amico. Allora i due carabinieri, sempre più scettici, hanno chiesto al giovane dove avesse acquistato il farmaco e lo hanno accompagnato alla farmacia del paese.
Il farmacista si è ricordato del ragazzo e dell’oppioide, è andato a prendere la ricetta e l’ha mostrata ai militari. Sul foglio mostrato ai carabinieri c’era effettivamente il nome dell’amico citato dal ventiduenne. Che però non ha saputo dire nulla su questa persona, tranne appunto il nome. La scena si è trasferita in caserma dove i carabinieri hanno effettuato qualche ricerca, rintracciando il medico milanese firmatario della ricetta, che ha riferito di non aver mai compilato una prescrizione a favore del giovane e in più di aver subìto tempo fa il furto del timbro del proprio ambulatorio, timbro che era stato utilizzato in varie occasioni per compilare atti medici fasulli. Di qui la denuncia per truffa e falsità materiale.
P.G.R.