Niente sentenza nel processo d'appello sul caso di Sabrina Beccalli, la donna di 39 anni morta in circostanze misteriose la notte di Ferragosto del 2020 a Crema. La Corte d'Assise d'appello, dopo circa due ore di camera di consiglio, ha deciso per un supplemento di approfondimenti: saranno convocati e ascoltati in aula l'anatomopatologa Cristina Cattaneo, tre medici che hanno eseguito le analisi su ciò che restava del cadavere della donna dato alle fiamme da Alessandro Pasini, assolto in primo grado dall'accusa di omicidio.
Non si fermano qui gli ulteriori accertamenti: verranno sentiti i carabinieri del Ris che hanno eseguito i rilievi e nella casa di via Porto Franco dove la donna è morta, la testimone che ha sentito le urla e ha chiamato i carabinieri e il perito della difesa Angelo Grecchi, in contraddittorio con gli altri periti. I testimoni sono convocati per il prossimo 20 gennaio: al termine di quell'udienza giudici togati e popolari rientreranno in camera di consiglio per emettere la sentenza. Sul banco degli imputati c'è Alessandro Pasini, accusato di aver ucciso Sabrina Beccalli, morta mentre era con lui nella casa dell'ex fidanzata di Pasini, in via Porto Franco, la notte di Ferragosto del 2020. In primo grado Pasini è stato assolto dall'accusa di omicidio. L'unica condanna - a 6 anni di carcere - è arrivata per l'accusa di aver distrutto il cadavere, incendiando l'auto dove furono trovati, successivamente, i resti della povera Sabrina.