Il castello di Pandino risale al XIV secolo rappresenta uno degli esempi meglio conservati di architettura fortificata del periodo visconteo in Lombardia
Pandino (Cremona) – Può un castello chiudere per ferie? Pare proprio di sì ed è quello che è successo a Pandino, dopo quasi un anno di iniziative che Comune e Pro loco hanno messo in campo proprio per promuoverlo.
Stiamo parlando del castello visconteo di Pandino, importante maniero ricco di storia da apprendere e che negli ultimi tempi sta conoscendo una meritata fama. Ma proprio nel momento in cui potrebbe esserci un maggiore afflusso, si chiude per ferie. “La decisione di sospendere le aperture del castello in agosto – spiega il vicesindaco e assessore alla Cultura Riccardo Bosa – è stata attentamente valutata e risponde a due motivazioni principali. La prima riguarda la tipologia di turismo che, dati alla mano, registra ad agosto un calo significativo di presenze. La seconda è legata al fatto che, da ottobre 2024 a luglio 2025, il castello non si è praticamente mai fermato, ospitando un calendario molto ricco di attività. Ho ritenuto così opportuno non gravare ulteriormente sulla Pro loco in un mese storicamente caratterizzato da una domanda minima”.
“L’estate 2024 – aggiunge Margarita Moron, presidente della Pro Loco – aveva portato in castello appena una quarantina di visitatori. Solo i partecipanti a tour organizzati, grazie al lavoro con l’assessore Bosa, hanno avuto modo di entrare e conoscere un po’ della nostra storia. Intanto i volontari non si sono fermati. Dal 5 settembre si riparte con la visita “Le novelle di Pandino“, storie del Rinascimento, in collaborazione con “Le dame Viscontee“, frutto di uno studio sui testi della Battaglia della Ghieradda e dei Sanseverino. Agosto sta finendo, ma Pandino è già pronta a ripartire”.