Non è un terrorista, riducete la pena Ma la Cassazione dà torto al procuratore

Per Ousseynou Sy, il dirottatore del bus, restano confermati i 19 anni di carcere inflitti in Appello

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di Pier Giorgio Ruggeri

"Riducete la pena da 19 a 17 anni e 6 mesi per Ousseynou Sy, perché non si tratta di un attentato terroristico". Lo ha chiesto il procuratore generale ieri alla Corte di Cassazione. La richiesta – che ha lasciato sorpresi anche gli avvocati cremaschi arrivati a Roma per rappresentare i loro assistiti – non è stata però accolta. Gli Ermellini hanno invece confermato i 19 anni di reclusioni inflitti in Appello a Sy.

Il processo è cominciato alle 11.30. In aula gli avvocati Antonino Andronico (che rappresenta Rami Shehata e Adam el Hamami e altre due ragazze), Vittorio Patrini (per il professor Giacomo Andrico) e Ilaria Groppelli (che cura gli interessi del professor Alessandro Cadei), il Comune di Crema, patrocinato dall’avvocato Giuseppe De Carli e, per il solo reato di incendio, la società proprietaria del mezzo, Autoguidovie. Al termine delle prolusioni degli avvocati, il procuratore generale ha avanzato la richiesta di riduzione della pena, che non è stata accolta.

"Non trovo giusta la richiesta del Pg – ha detto Tiziana Magarini, la bidella coinvolta scesa per ultima dal pullman in fiamme, dopo aver fatto uscire l’ultimo ragazzo – perché questa persona ci ha fatto molto male. Io pensavo di essermi rimessa, di aver superato tutto, invece… Dalla scorsa estate soffro di attacchi di panico e sono in cura da psicologi, ma sin qui non ho avuto molto conforto". Degli altri due adulti presenti sul pullman dirottato da Sy, Alessandro Cadei è andato in pensione alla fine dell’anno scolastico 20182019, mentre Giacomo Andrico ha cambiato scuola. Andrico adesso insegna alle scuole medie di Ripalta Cremasca.

Quanto ai ragazzi eroi, (coloro che con coraggio dal pullman riuscirono a lanciare l’allarme ai carabinieri) entrambi di 15 anni, hanno ottenuto la cittadinanza italiana il 28 luglio 2019. Rami frequenta un istituto superiore a Crema e fa vita normale, mentre Adam si è trasferito con la famiglia in Germania. "Sono venuto qui con i miei genitori lo scorso anno. Ci siamo stabiliti a Heubach, nello stato federale di Baden-Wurttemberg (vicino a Stoccarda, ndr). Non sapevo del processo e ho perso i contatti con l’Italia, anche se lo scorso anno siamo tornati per le vacanze. Qui sto studiando il tedesco e poi sarò immesso nel circuito scolastico. Mi sto ambientando bene e ho già parecchi amici".