PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Un dono dall’anno Mille: l’antichissima abbazia di Madignano passa al Comune

Accordo trovato con la famiglia proprietaria dell’immobile. Il sindaco Guardavilla: per il futuro utilizzo lanceremo un concorso di idee, ma c’è un problema da affrontare nell’immediato, il tetto da rifare, intervento che avrà un costo stimato di circa 60mila euro

L’abbazia apparteneva in origine all’ordine dei Benedettini cluniacensi Fu costruita tra il 1079 e il 1095

L’abbazia apparteneva in origine all’ordine dei Benedettini cluniacensi Fu costruita tra il 1079 e il 1095

Madignano (Cremona) – C’è una vecchissima abbazia dietro la chiesa parrocchiale nel comune di Madignano. Apparteneva a una famiglia. Poi il padre è morto e sono rimaste madre e figlia che di questa abbazia davvero non sapevano che cosa farne, anche perché parecchio ammalorata e bisognosa di cure urgenti. Così, ecco farsi avanti l’idea di donare lo stabile, molto grande, al Comune di Madignano. Che ha accettato la donazione e adesso, con il sindaco Piero Guardavilla, sta già pensando a come intervenire. L’acquisizione dell’abbazia tra i beni del Comune è stata decretata durante il Consiglio comunale di mercoledì sera. Nello specifico si tratta di un monastero dei Benedettini cluniacensi, costruito tra il 1079 e il 1095 e in parte inglobato poi alla chiesa parrocchiale, che venne edificata dal 1494 e che si trova verso la periferia sud del paese.

Come ha dichiarato durante il Consiglio comunale il sindaco Piero Guardavilla, l’abbazia è stata donata al Comune dopo aver incontrato i proprietari. Questa famiglia nel 2013 aveva già sostenuto una spesa di 60mila euro, a cui se n’è aggiunta un’altra di 17mila euro per un intervento di manutenzione. “Per l’amministrazione comunale – dice il primo cittadino – è una donazione molto importante, visto il grande valore storico dell’immobile, un valore che è incalcolabile”. “Il primo passaggio che compiremo adesso – continua il primo cittadino – sarà procedere al rogito quanto prima e verrà poi lanciato un concorso di idee, in cui gli architetti potranno presentare le varie proposte. Purtroppo c’è un problema da affrontare nell’immediato, il tetto da rifare, intervento che va messo a regime prima dell’inverno e che avrà un costo stimato di circa 60mila euro. La cifra necessaria sarà presentata nella prossima variazione di bilancio. Questo sarà il primo passo”.

La vetusta abbazia consta di tre piani. In tempi antichi vi era un collegamento diretto con la chiesa. È dotata di un ampio scalone che porta ai due piani superiori. Sulla facciata si vedono i segni delle opere murarie recenti, che hanno cancellato l’antico splendore, ma che probabilmente possono esser rimosse. In particolare, due grandi affacci su quella che una volta era la piazza. Il lavoro da fare sarà molto, ma ne vale la pena.