
Un momento della lezione tenuta alla quinta elementare della scuola di Santa Maria della Croce
CREMA (Cremona), 18 maggio 2025 – “Quella lezione non era da fare”. Ha cominciato la Lega ad additare come “profana” la lezione sull’Islam tenuta alla quinta elementare della scuola di Santa Maria della Croce, mercoledì, da Hamid Tahiri, responsabile del centro islamico cremasco, invitato dalle maestre. Andrea Bergamaschini, capogruppo del Carroccio in Consiglio comunale, ha bollato quanto accaduto come episodio gravissimo, coinvolgendo la parlamentare europea del suo partito Isabella Tovaglieri. “È ora di dire basta per salvaguardare il nostro futuro: oggi accettiamo lezioni di Islam apparentemente innocue, domani potremmo trovarci a dover difendere le conquiste occidentali in termini di libertà, uguaglianza e diritti”, le parole di Bergamaschini, mentre l’europarlamentare ha detto: “No all’indottrinamento islamico alla scuola primaria”. “Parlare di indottrinamento islamico – è il pensiero di Paolo Losco, di Sinistra italiana – per descrivere un’ora di lezione, su richiesta delle insegnanti di religione cattolica, significa alimentare una narrazione falsa e pericolosa”. “Io non mi pronuncio sul pessimo intervento della Lega – ha detto il sindaco Fabio Bergamaschi –. Intervengo sentendo il dovere di esprimermi a difesa e sostegno non solo delle maestre di Santa Maria, ma di tutti gli insegnanti. Pur essendo l’iniziativa di cui stiamo parlando il frutto autonomo della scelta formativa della scuola, colgo l’occasione per ringraziare la diocesi e le scuole per la collaborazione messa in campo in questi anni per costruire ponti e relazioni solide e positive tra le persone”.
Ma c’è chi si domanda se le famiglie erano avvertire dell’intervento di Tahiri ed erano d’accordo nel lasciare in classe i propri figli. Il dirigente d’istituto Attilio Maccoppi, in una lunga nota, ribadisce la validità del progetto “Parole di pace”, col quale i bambini vengono a contatto con lingue madri e che prevede l’intervento di genitori, parenti, esperti e amici. “L’insegnante di religione mi ha chiesto di poter contattare rappresentanti di diverse religioni che potessero rispondere alle domande degli alunni” spiega.