I Big Data al servizio del calcio: laurea sui gol della Cremonese

Claudio Mecaj ha analizzato con metodi statistici il gioco della squadra del club in cui è istruttore: "Chi corre più veloce, segnerà di più"

La professoressa Silvia Figini e Claudio Mecaj

La professoressa Silvia Figini e Claudio Mecaj

Pavia -  Il giocatore di calcio che corre più velocemente, molto probabilmente segnerà di più. È arrivato a queste conclusioni Claudio Mecaj, studente di Scienze politiche e sociali all’Università di Pavia e istruttore della US Cremonese Calcio, che ha conseguito la laurea magistrale in Comunicazione digitale con una tesi sperimentale dal titolo “Il calcio nell’era dei Big data: il ruolo del Match Analyst“ unendo due passioni. "Sì – dice Claudio Mecaj – e ho dimostrato che anche nel calcio i dati pesano e possono fornire informazioni importanti. Nell’imprevedibilità del calcio, che è molto istintivo, l’oggettività non può esistere, ma i Big Data aiutano e guideranno sempre di più le scelte sul campo".

Nessuno prima d’ora aveva mai pensato di applicare i Big Data al calcio? "Il Match Analyst già raccoglie i dati e li analizza. Io mi sono concentrato sulle azioni da gol e sulle prime 33 reti segnate dalla Cremonese nei primi 4 mesi di campionato di serie B 2021/22. Così è stato possibile vedere per quanti metri i giocatori coinvolti nelle azioni da gol hanno realizzato un’azione potente in sprint, cioè quanti metri hanno percorso con una corsa superiore ai 25km/h. Nell’85% dei gol almeno uno dei giocatori coinvolti ha effettuato uno sprint, quindi ha superato i 25 km/h. Il 100% ha superato i 20 km/h. Il risultato di questa ricerca conferma come l’azione potente incida in maniera significativa nell’azione di successo".

Quindi da oggi in poi il primo parametro che le società sportive valuteranno quando vorranno acquistare un calciatore, sarà la velocità. "La velocità è importante, soprattutto per i giocatori delle serie inferiori perché tutti i calciatore di serie A e serie B raggiungono almeno i 25 km/h nelle azioni di sprint. Ronaldo arriva a 35".

La tesi ha preso in considerazione i dati dell’US Cremonese commentati da Vittorio Vona, match analyst dello staff. "Ho esaminato anche gli scatti senza palla di attaccanti, centrali ed esterni. Ma la velocità è importante per tutti. Poi c’è l’eccezione: un calciatore che non ha quasi mai raggiunto i 25 km/h, ma era sempre coinvolto nelle azioni. Con la sua intelligenza di gioco non aveva bisogno dello scatto".