Spino d’Adda, accesso vietato alla Paullese. Ma i new jersey durano 48 ore: cosa è accaduto

Posizionati dalla Provincia su richiesta del Comune di Spino d’Adda, le barriere impongono un ingresso alternativo (con largo giro) per ristorante e altre attività

Il sindaco di Spino d'Adda Enzo Galbiati

Il sindaco di Spino d'Adda Enzo Galbiati

Spino d’Adda, 9 aprile 2024 – Hanno resistito quarantotto ore i new jersey posizionati dalla Provincia per chiudere l’accesso alla Paullese dalla zona del ristorante La Braceria e degli altri insediamenti commerciali sulla destra della strada, arrivando da Milano. Qualcuno, nella notte fra venerdì e sabato, li ha spostati per entrare con l’auto nel parcheggio del ristorante stesso senza dover usare l’accesso alternativo, per raggiungere il quale è necessario fare un largo giro.

Avvisato dell’accaduto, il sindaco Enzo Galbiati ha fatto chiudere di nuovo l’accesso dal cantoniere del Comune. Non è detto però che un gesto del genere non possa essere ripetuto da qualcuno, visto che i new jersey non sono stati fissati al suolo e si possono spostare senza troppa difficoltà. Qualcuno ribadisce che i jersey erano stati riempiti di acqua, ma altri fanno notare che svuotarli è molto facile. La chiusura dell’accesso alla Paullese è stata caldeggiata a lungo dal Comune di Spino, che ha avanzato ragioni di sicurezza. Chi deve raggiungere la Braceria e le altre attività della zona commerciale e dei dintorni può utilizzare lo svincolo realizzato con il secondo lotto della Nuova Paullese.

Non è invece ancora stato chiuso, ma dalla Provincia assicurano che ci stanno lavorando, l’accesso alla Paullese dal distributore di carburanti della Tamoil che crea inconvenienti, se non veri e propri incidenti, sia in entrata sia in uscita. Certo che se si fosse anche solo delimitata una rotatoria, tutti i problemi sarebbero terminati e anche i commercianti della zona non sarebbero stati penalizzati dalla chiusura dell’accesso.