Paralizzato dopo un incidente in moto fa causa al Comune: risarcimento da 1,5 milioni

Guido Corsini ha vinto la battaglia contro il Comune di Arzago, che aveva chiuso la strada su cui viaggiava l'avvocato con una sbarra senza però segnalarla a dovere di Piergiorgio Ruggeri

L'avvocato Guido Corsini

L'avvocato Guido Corsini

Rivolta d'Adda, 2 novembre 2014 - Non camminerà più Guido Corsini, avvocato con studio a Rivolta d’Adda. Ma almeno ha vinto la sua battaglia contro il Comune di Arzago, ottenendo un risarcimento per il drammatico incidente del quale è stato, suo malgrado, protagonista, di poco più di 1.5 milioni di euro. Il sinistro che lo ha costretto su una sedia a rotelle fu causato da una sbarra posta a interdizione di una strada che mette in collegamento Arzago con Vailate, ostacolo sistemato al confine dei due paesi, per pochi metri in territorio bergamasco. I due sindaci si erano trovati d’accordo nel chiudere la via per osteggiare il mercato del sesso lì, vicino alla Rivoltana, luogo ideale per convegni mercenari. Tuttavia la decisione era sfuggita a parecchia gente che contro quella sbarra poco visibile ci finiva con preoccupante frequenza. Due settimane prima del sinistro di Corsini era capitato a un altro professionista, il quale aveva fatto presente proprio al Comune di Arzago che con il sole dell’alba che puntava dritto negli occhi la sbarra non si vedeva. Ma nessuno aveva mosso un dito. E quel 31 maggio del 2011 era successo l’incidente. Drammatico.

L'avvocato Corsini viaggiava in moto per raggiungere Vailate, dove doveva presenziare per un sfratto. Aveva scelto quella strada perché poco trafficata, ma aveva trovato la sbarra. Dopo l’urto e la caduta al suolo era stato lo stesso Corsini a chiamare i soccorsi, prima di perdere i sensi a causa di una imponente emorragia interna. Aveva entrambe le gambe spezzate e lesioni alla colonna vertebrale. I primi soccorsi avevano chiamato l’eliambulanza che, grazie a un trasporto veloce al Niguarda, aveva dato la possibilità ai medici di salvare la vita del professionista. Una lunga degenza con riabilitazione, l’affetto di moglie e tre figli, la lenta ripresa. «Non mi sono accorto della sbarra — ricorda l’avvocato — perché il sole che sorge arriva proprio negli occhi e non dà la possibilità di vedere bene, specie un ostacolo così sottile e mal segnalato». Quindi, la causa contro il comune di Arzago, nella persona del sindaco, e una richiesta iniziale di oltre due milioni di euro. Una trattativa tra il suo avvocato, il legale Carolina Valsecchi e l’accordo sulla cifra di 1.5 milioni di euro con l’assicurazione, senza bisogno dell’intervento del giudice hanno chiuso la vicenda.