Crema, Geo cantieri, è ancora fumata nera

Il Comune non può abbonare i soldi già consegnati all’impresa

Il primo cittadino di Crema Stefania Bonaldi

Il primo cittadino di Crema Stefania Bonaldi

Crema (Cremona), 28 marzo 2019 -  Nessun accordo con la Geo cantieri perché in mezzo ballano 130mila euro. Senza contare le penali per il ritardo sulla consegna dei lavori (mai avvenuta), quantificate in 200 euro il giorno per un totale di oltre 20mila euro (ma che superano i 30mila se si calcola dal giorno in cui l’azienda ha abbandonato il cantiere, verso fine ottobre.

Dopo l’ennesima riunione tra l’ufficio tecnico del comune e il responsabile della Geo cantieri, avvenuta questa settimana, ci si è dovuti rassegnare al fatto che l’accordo non si trova. Troppo distante la domanda dall’offerta, anche perché il comune non può abbonare i soldi già consegnati (circa 160mila euro come anticipo di legge a inizio lavori e 180mila euro come saldo per il primo stato di avanzamento degli stessi, il 9 luglio) a fronte di lavori fatti e valutati molto meno. In totale sono 240mila euro, dei quali effettivamente guadagnati sono circa 210mila. Ma è un fatto che la Geo cantieri non vuole o non può restituire quanto richiesto e quindi, di fronte a questa realtà, al comune non è restato altro da fare che incaricare della pratica lo studio legale dell’avvocato Maurizio Zoppolato di Milano. Già stabilito quanto costerà il lavoro dell’avvocato: 2.721 euro per la fase stragiudiziaria e altri 9.400 euro quando si andrà a giudizio (se un accordo non interverrà prima di finire davanti al giudice). La parola d’ordine adesso è fare presto (e bene). Ma non ci si nasconde che i tempi sono destinati ad allungarsi. Nessuno si sbilancia ma molti firmerebbero per vedere ripartire i lavori entro l’anno anche perché lo stop a questo cantiere va a influenzare l’apertura dei lavori per il sottopasso, anche se l’amministrazione ha fatto sapere che non c’è connessione tra le due vicende, visto che per il sottopasso si può iniziare dall’altra parte.

La Geo cantieri di Sala Consilina (Sa) aveva vinto, nel 2017, l’appalto con un ribasso d’asta del 40%, passando dalla cifra di 1,7 milioni di euro a circa un milione di euro per costruire un grande rondò in via Stazione, l’hub per i pullman di fianco alla stazione dei treni e una strada di raccordo tra lo stesso hub e il futuro sottopasso. La ditta avrebbe dovuto terminare i lavori entro il 15 dicembre scorso. Aveva già aperto in ritardo il cantiere e consegnato solo il primo dei cinque stati di avanzamento lavori il 9 luglio, percependo 180mila euro. Da quella data la sua presenza sul cantiere si era fatta sporadica, fino a scomparire definitivamente nel mese di ottobre. La ditta arrivata seconda, bergamasca, ha già fatto un sopralluogo e si sarebbe detta disponibile a mettere mano al cantiere, ma il prezzo non è più quello offerto in fase di concorso (1,1 milioni di euro) .