Gaia Randazzo sparita sulla nave per Palermo: "Il suicidio per noi resta infondato"

La famiglia attende di vedere i video e il messaggio trovati sul cellulare della ventenne Secondo il consulente della Procura siciliana ci sarebbero però pochi dubbi sulla volontà di togliersi la vita

Gaia Randazzo si trovava sul traghetto in compagnia del fratello quindicenne

Gaia Randazzo si trovava sul traghetto in compagnia del fratello quindicenne

Paderno Ponchielli (Cremona) - "Ti amo, scusa per tutto, addio". Questo il messaggio trovato nel cellulare di Gaia Randazzo, la 20enne nata a Codogno e residente con la famiglia a Paderno Ponchielli scomparsa nella notte dal 10 all’11 novembre mentre con il traghetto sul quale si era imbarcata a Genova con il fratello, stava andando dai parenti residenti in Sicilia.

Il messaggio però non è mai stato inviato ed è rimasto scritto nel cellulare. E’ questo uno dei ritrovamenti che il perito incaricato dalla procura, Luigi Bellanca, ha effettuato sul cellulare di Gaia, una volta decriptato il telefono. E, oltre al messaggio, che sembrerebbe un messaggio estremo che darebbe fiato all’ipotesi del suicidio, sono stati trovati almeno due filmati girati dalla giovane mentre era sulla nave e anche questi farebbero pensare all’intenzione di chiudere la propria esistenza. "Anche oggi non abbiamo potuto vedere quanto trovato nel cellulare di Gaia Randazzo – informa l’avvocato Paolo Grillo – e quindi non possiamo avallare alcuna ipotesi. Sappiamo che i filmati sono almeno due, siamo stati informati, in via ufficiosa, che sono stati girati mentre la ragazza era sulla nave, probabilmente senza che il fratello che viaggiava con Gaia se ne accorgesse, probabilmente mentre lui dormiva. Ci hanno riferito del messaggio Whatsapp, scritto ma non spedito, probabilmente indirizzato al cellulare del suo ex fidanzato. Tutte informazioni che dobbiamo verificare prima prendere decisioni in merito a come comportarci".

La mamma di Gaia , Angela Palazzolo, continua nella sua convinzione: "La pista del suicidio per noi è infondata ed è quella più semplice per chiudere il caso in fretta", ribadisce, mentre attende anche lei di conoscere il contenuto del cellulare della figlia e di poter vedere i filmati che sono stati trovati. "Gaia era una ragazza piena di vita, molto decisa. Amava i gatti e stavamo pensando di aprire un gattile qui per occuparci di questi animali. Sogni che fa una persona che non ha alcuna intenzione di uccidersi". Oggi il consulente dell’avvocato Grillo, Marco Arcuri, dovrebbe finalmente entrare in possesso dei filmati e vederli insieme al legale. Una cosa comunque è certa: i filmati girati sono sempre rimasti all’interno del cellulare e non sono stati spediti. Segno di un eventuale ripensamento da parte della ragazza?