
Forze dell’ordine e soccorritori davanti alla azienda Iml di Offanengo
CREMA (Cremona)Due incendi in due aziende, nella giornata di ieri a poche ore di distanza uno dall’altro, a pochi chilometri di distanza l’una dall’altro. Il primo è avvenuto ieri intorno alle 11.30 a Pizzighettone. Fumo e fiamme si sono levate dalla Indorama Ventures Mobility (ex Sicrem), già interessata da un vasto incendio nel 2022. Questa volta le dimensioni del fronte di fuoco sono state inferiori. Sul posto tre squadre di vigili del fuoco con autobotte, autopompa e autoscala che hanno spento l’incendio dopo un’ora di lavoro. Le fiamme hanno interessato una parte dello stabilimento dove vi erano dei lavoratori che si sono messi in salvo senza riportare alcun danno. Le operazioni di controllo e messa in sicurezza si sono protratte fino al pomeriggio, intorno alle 15.30.
Poco dopo le 14.30 poi allarme alla Iml (Industria meccanica lombarda), sulla statale Serenissima, in territorio di Offanengo. Un enorme pennacchio di fumo si è alzato da un capannone dello stabilimento, generato da un notevole fronte di fuoco. Sul posto sono subito arrivati i vigli del fuoco di Crema, ben presto seguiti dai colleghi di Cremona, Orzinuovi e Romano di Lombardia per un totale di dieci squadre. In breve a combattere le fiamme c’erano tre autopompe serbatoio, quattro autobotti e un’autoscala. Fortunatamente il personale che era presente nel capannone ha fatto in tempo ad allontanarsi. Le operazioni di spegnimento e poi messa in sicurezza del posto, oltre a un controllo per quanto riguarda l’agibilità del capannone, si sono protratte per ore, fino a sera. Sulle cause che hanno generato le fiamme l’ipotesi più accreditata parla di alcune scintille cadute dal tetto dove si stavano eseguendo dei lavori. Si stava provvedendo all’isolamento della copertura mediante catramatura. Il catrame viene sciolto con una fiamma che scaturisce da un cannello. Qualche scintilla sarebbe caduta di sotto andando a incendiare della carta e da lì avrebbe preso il via l’incendio, subito diventato ingovernabile. All’interno del capannone c’erano poi della plastica, dei pallet in legno e dei macchinari. Sul posto anche i carabinieri di Romanengo e la polizia intercomunale di Offanengo che ha regolato la viabilità.