Crema, un papà separato:"Dopo la fine del mio matrimonio sono costretto a dormire in auto"

La moglie ha ottenuto in giudizio il diritto a occupare la casa nonostante viva con i genitori. E lui, disoccupato, è in strada

I cartelli appesi sulla propria auto dall’uomo per denunciare il paradosso del suo caso

I cartelli appesi sulla propria auto dall’uomo per denunciare il paradosso del suo caso

Crema (Cremona), 24 gennaio 2020 - Dorme in auto perché non ha più casa, né una moglie né un figlio. E deve dormire in auto perché il giudice ha assegnato la casa coniugale alla moglie anche se lui non ha dove andare, in quanto il suo nuovo domicilio sarà libero solo dal 1 febbraio. "Situazione assurda – dice Alessandro P. – . Dal 19 gennaio devo dormire in auto perché la sera non so dove andare. Un anno fa mia moglie ha chiesto la separazione e si è portata via il bambino. Siamo andati dal giudice e a novembre, quando il magistrato mi ha letto le sue decisioni, mi è caduto il mondo addosso: la casa di famiglia è stata assegnata a mia moglie, il bambino anche e io posso vederlo solo due volte la settimana alla presenza degli assistenti sociali e in più non ho un lavoro".

Ma c’è dell’altro : "Il 19 gennaio ho dovuto lasciare la casa, cosa che ho fatto, ma mia moglie e il bambino non ne sono ancora venuti in possesso. Lei preferisce stare dai genitori. Ho chiesto aiuto, ma nessuno ha risposto. Per questo ho attaccato questi cartelli sull’auto, per far sapere la misera condizione di un padre che in poco tempo ha perso tutto".