PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Molotov contro la villa dei migranti: individuati i presunti responsabili

Cumignano sul Naviglio, sotto accusa tre vicini di casa

Carabinieri davanti all’abitazione

Cumignano sul Naviglio (Cremona), 30 marzo 2017 - Dieci giorni di indagini hanno portato i carabinieri a dare nomi e volti ai presunti responsabili dell’attentato incendiario dello scorso 20 marzo a Cumignano sul Naviglio ai danni di una villetta nella quale avrebbero dovuto essere ospitati sei migranti.

I carabinieri, arrivati sul posto poco dopo il lancio della bottiglia, avevano assistito a un diverbio tra uno dei vicini della villetta e un volontario di colore della cooperativa dal quale appariva chiara l’insofferenza dei vicini nei confronti dei nuovi arrivati. Proprio da lì erano partiti gli accertamenti che in breve avevano portato i militari a individuare un distributore di carburante dove la stessa persona del diverbio si era recata nell’immediatezza dell’attentato perché il baule della sua auto si era sporcato con della benzina. Quindi i carabinieri avevano raccolto alcune confidenze in paese e avevano tracciato un quadro preciso della situazione. A quel punto avevano perquisito le abitazioni dei tre sospetti e in una di esse avevano trovato alcune bottiglie di birra dello stesso tipo di quella utilizzata nell’attentato incendiario. Inoltre, nella casa sono state sequestrate anche alcune pallottole. Dopo il sequestro sono apparse chiare le responsabilità e i tre sono stati denunciati per detenzione di materiale esplodente, incendio doloso, esplosione di ordigni con finalità razziale. Il fatto era avvenuto nella prima serata del 20 marzo. Da un’auto era stata lanciata una bottiglia molotov che era esplosa e aveva innescato un incendio all’interno della villetta che avrebbe dovuto ospitare sei migranti.